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Mandatoriccio, il piccolo borgo calabrese dove il tempo si è fermato

Mandatoriccio, il piccolo borgo calabrese dove il tempo si è fermato

Un paesino nascosto nel cuore della Calabria jonica, dove vecchie tradizioni e accoglienza tipica del Sud vanno a braccetto

Ci troviamo in una piccola località calabrese in provincia di Cosenza ed affacciata sullo Jonio, poco conosciuta ma non per questo poco bella, tranquilla e interessante per la sua storia e per il suo mare: Mandatoriccio.

Un accenno di Storia

La storia di Mandatoriccio è un po’ diversa dal solito, poiché sembra essere una località fondata agli inizi del XVII secolo da Teodoro Mandatoriccio proveniente da Crosia, ma è stato scoperto, grazie ad alcuni ritrovamenti di reperti archeologici rimasti nella cittadina, che già in epoca precedente era un luogo abitato. Nonostante i ritrovamenti, il nome del fondatore è rimasto immutato per questa simpatica località che sembra derivi dal latino o dal greco come il padrone di una mandra.

Mandatoriccio diventa una zona fortificata con il suo castello di proprietà della famiglia omonima fino quasi alla fine del XVII secolo, per poi diventare nel tempo una università francese sotto il governo di Cariati a cui fu sottratta la limitrofa ancora più piccola località di Pietrapaola (di cui parlerò poi). Seppur piccola, Mandatoriccio insieme alle altre del Regno d’Italia fece la sua parte nelle vicende nazionali e storiche riprendendosi lentamente Pietrapaola agli inizi del secolo scorso.

Mandatoriccio si è formata lentamente, grazie a tutti coloro che fuggendo i pericoli dei pirati e dalle montagne circostanti arrivavano qui per vivere in pianura e in tranquillità; i vari contadini e allevatori che transitavano spesso si fermavano nella piazza principale, ora Piazza Garibaldi, o dietro la Chiesa dell’Addolorata per poi proseguire verso la Sila o verso il basso per rifocillarsi durante il cammino.

Nel 1783 un violento terremoto colpì un’ampia zona della Calabria partendo dalla Sicilia, le scosse furono molto forti e l’Italia meridionale fu colpita tanto da rimanere nella storia;
alcune località vennero distrutte e ricostruite, tra cui Mandatoriccio, che si trovò a combattere anche con violenti maremoti.

Cosa vedere a Mandatoriccio

Sebbene non più in piedi dalla sua costruzione che risale alla fine del XV secolo, esistono alcuni ruderi dell’ormai scomparso Castello di Mandatoriccio, che doveva essere dotato di un ponte levatoio e quattro torrioni, a difesa dai Turchi, così come alcuni resti delle mura megalitiche che si possono vedere intorno alla cittadina; ben visibile è il torrione, dove al suo interno ora ha sede il Municipio. Proprio attorno a questa fortezza il popolo di Mandatoriccio si stabilì e rimase a vivere in maniera più tranquilla.

La Chiesa della Madonna Addolorata è una costruzione mutata nel tempo, con una forma irregolare. La varietà di materiali usati per la sua edificazione dimostra quante modifiche siano avvenute dalla sua nascita.

Il mare e la spiaggia

Se Mandatoriccio si trova leggermente in alto rispetto al mare, c’è da dire che la parte bassa, Mandatoriccio marina, ha un mare bellissimo, di una trasparenza e incantevole limpidezza;
le sue spiagge sono di sabbia fine e chiara, molto ampie e tanto tanto lunghe. Fare il bagno in queste acque equivale a fare il bagno in piscina, tanto è chiaro questo mare.

Come si vive a Mandatoriccio

La gente che si incontra a Mandatoriccio non è tanta, anzi diciamo che ora è rimasto attivo solo un negozio dove si trova di tutto. Da Franco infatti si può acquistare dal rasoio al pane, perché è davvero l’unica attività rimasta aperta; certo non manca il bar e nemmeno la chiesa, ma il mio incontro con Franco è stato interessante.

Franco mi ha raccontato un po’ della storia del paese, di chi è andato in cerca di fortuna tanti anni fa e ancora deve tornare, di chi invece credeva di trovare di meglio fuori di lì e invece è tornato a casa. A Mandatoriccio ci sono tante case, alcune sembrano abitate perché hanno le imposte aperte ma invece sono vuote, e alla mia domanda curiosa Franco mi ha risposto sorridendo che è per intimorire i ladri.

Posso dire che questo paesotto mi è piaciuto tanto, mi è piaciuto il panorama che si gode da lassù, mi è piaciuto proprio perché è solo, perché non ha abitanti tanti quanti le case, perché ho toccato con mano cosa vuol dire rimpiangere i paesani andati via, perché seppur triste quelle poche persone anziane che sono lì salutano chiunque passi, e poi grazie a Franco ho capito che la gente, la sua gente, gli manca e nonostante ciò il sorriso non gli è mai mancato.

La Venezia del Sud è il borgo a picco sul Mar Tirreno dove trovare grandi panorami e un’ottima cucina

La Venezia del Sud è il borgo a picco sul Mar Tirreno dove trovare grandi panorami e un’ottima cucina

Immaginate un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, dove le case colorate si specchiano nelle acque cristalline del Mar Tirreno e i vicoli rivelano storie di pescatori, tradizioni antiche e profumi irresistibili. Questo luogo esiste ed è nascosto nel cuore della Calabria. Si chiama Chianalea, ed è noto come la “Venezia del Sud” per la sua straordinaria somiglianza con la celebre città lagunare. Ma non lasciatevi ingannare dal soprannome: Chianalea ha una sua identità unica e inconfondibile, fatta di tradizioni secolari, paesaggi mozzafiato e una gastronomia che celebra i doni generosi del mare. Se siete alla ricerca di un angolo di paradiso dove storia, natura e cultura si fondono in un’armonia perfetta, preparatevi a scoprire uno dei borghi marini più affascinanti d’Italia.

Chianalea: l’abbraccio tra case e mare

Diversamente da molte altre località marittime, le case di Chianalea sono costruite direttamente sulla roccia, senza alcuna barriera tra le abitazioni e il mare. Questa particolarità architettonica fa sì che, passeggiando tra i suoi stretti vicoli, si abbia la sensazione di camminare sull’acqua. Il suono delle onde che si infrangono sugli scogli e le barche dei pescatori ormeggiate tra le case rendono l’atmosfera ancora più suggestiva.

Memorie di un passato glorioso

Chianalea non è solo un borgo pittoresco; è anche un luogo ricco di storia e tradizioni. Le antiche torri di avvistamento, erette per difendere la costa dalle incursioni piratesche, sono testimonianze silenziose di un passato turbolento e affascinante. Ogni angolo, ogni pietra di Chianalea ha una storia da raccontare, dalle battaglie navali alle dominazioni straniere che hanno influenzato la cultura e le tradizioni del borgo.

Gusti e sapori di un mare generoso

La posizione privilegiata di Chianalea, affacciata sul Mar Tirreno, si riflette anche nella sua gastronomia. I ristoranti locali offrono piatti a base di pesce freschissimo, pescato giornalmente e preparato seguendo antiche ricette tradizionali. Non si può visitare Chianalea senza assaporare il suo pesce spada o le sue alici, magistralmente cucinate in mille modi diversi. E per chi ama i dolci, la pasticceria calabrese offre delizie come i mostaccioli e la pitta ‘mpigliata.

Luoghi da non perdere

Oltre alle sue strade pittoresche, Chianalea offre diverse attrazioni. La Chiesa di Santa Maria di Portosalvo è un esempio di architettura religiosa che risale al XVI secolo. Il Castello Ruffo, che domina il borgo dall’alto, offre una vista panoramica mozzafiato sul Mar Tirreno e sulle isole Eolie.

Come arrivare e muoversi a Chianalea

Chianalea è facilmente raggiungibile in auto da Reggio Calabria, prendendo la SS18. Una volta arrivati, il borgo è prevalentemente pedonale, rendendo la passeggiata tra i suoi vicoli un’esperienza piacevole e rilassante. Ci sono parcheggi disponibili all’ingresso del borgo. Per chi preferisce il treno, la stazione di Scilla si trova lungo la Tirrenica Meridionale ed è servita sia dagli intercity che muovono sulla direttrice nord-sud e sia dai regionali che operano sulla linea Reggio Calabria – Paola – Cosenza.

Cosa vedere nei dintorni

Se desiderate esplorare oltre Chianalea, la Riviera dei Cedri e la vicina Scilla sono mete imperdibili. Scilla, con il suo castello a picco sul mare e le sue spiagge dorate, è un altro gioiello della Calabria. Per chi ama la natura, il Parco Nazionale dell’Aspromonte offre sentieri e panorami mozzafiato.

L’isola di Cirella: un gioiello verde nel mare azzurro di Calabria

L’isola di Cirella: un gioiello verde nel mare azzurro di Calabria

Se siete alla ricerca di una meta turistica che vi regali paesaggi mozzafiato, storia e natura, non potete perdere l’occasione di visitare l’isola di Cirella, situata nel Mar Tirreno, di fronte alla costa di Diamante, nella provincia di Cosenza.

Questa piccola isola, la seconda per dimensioni della Calabria, è un vero e proprio paradiso per gli amanti del mare e della cultura.

La storia dell’isola di Cirella

L’isola di Cirella ha origini antichissime, che risalgono al Paleolitico medio, come testimoniano i reperti fossili e litici rinvenuti sul suo territorio. In epoca greco-romana, l’isola era frequentata da navigatori e mercanti, come dimostrano le anfore ritrovate nei fondali marini.

Nel XVI secolo, l’isola fu fortificata con una possente torre quadrata, costruita per difendere l’abitato dell’antica Cirella, situato sulla collina di fronte, dagli attacchi dei pirati turchi. La torre, ancora ben conservata, è uno dei simboli dell’isola e offre una splendida vista sul mare e sulla costa.

L’isola di Cirella è caratterizzata da una vegetazione rigogliosa, tipica della macchia mediterranea, con boschetti di euforbio e limoni. La sua superficie è di circa 0,12 km² e la sua altezza massima è di circa 40 metri.

L’isola è circondata da una costa frastagliata, formata da rocce calcaree che hanno dato origine a numerose grotte ed insenature. Il mare che bagna l’isola è cristallino e ricco di vita marina, ideale per praticare snorkeling e immersioni subacquee

Come visitare l’isola di Cirella

Per raggiungere l’isola di Cirella ci sono diverse possibilità. Si può scegliere di partire con una barca propria o affidarsi a guide e tour organizzati. Si può anche optare per il pedalò o la canoa, partendo dai lidi di fronte all’isola. Non ci sono attracchi sull’isola, quindi bisogna risalire la scogliera con un po’ di attenzione.

Una volta sull’isola, si può esplorare la sua natura, visitare la torre e godersi il panorama. L’isola è anche un ottimo punto di partenza per scoprire le altre bellezze della Riviera dei Cedri, come Diamante, la città dei murales, o i resti dell’antica Cirella, un museo a cielo aperto sulla storia del luogo.

L’isola di Cirella è una meta imperdibile per chi vuole vivere una vacanza all’insegna del mare, della cultura e del relax. Un luogo incantevole che vi lascerà senza fiato.

Favazzina: un angolo di paradiso in Calabria

Favazzina: un angolo di paradiso in Calabria

Se sognate una vacanza all’insegna del relax, del mare e della natura, Favazzina è la meta ideale per voi. Favazzina è una frazione di Scilla, uno dei borghi più belli della Calabria, situata sulla costa tirrenica tra Bagnara Calabra e Villa San Giovanni. La spiaggia di Favazzina fa parte del comune di Scilla da cui dista solo cinque chilometri. Questa località, lambita dal torrente Favazzina, è nota soprattutto per la coltivazione dei limoni verdelli ed è facilmente raggiungibile anche con i mezzi di trasporto pubblici. La spiaggia è composta da ghiaia chiara mista a ciottoli e presenta numerose scogliere frangiflutto poste a poca distanza dalla riva per proteggerla dall’azione erosiva del mare.

La spiaggia di Favazzina è anche il punto di partenza per escursioni in barca, in canoa o in mountain bike lungo la Costa Viola, una delle aree più suggestive della Calabria, dove il mare assume sfumature violacee al tramonto. Potrete ammirare le bellezze naturali e storiche di questa costa, come la spiaggia delle Sirene, la spiaggia di Chianalea, il borgo di Scilla con il suo castello e la sua chiesa, il promontorio di Capo Peloro e lo Stretto di Messina.

Favazzina vi offre anche l’opportunità di assaporare la cucina tipica calabrese, a base di pesce fresco, verdure, formaggi e salumi.  Se volete partecipare alle tradizioni e alle feste popolari di Favazzina, non perdetevi la Festa di San Rocco, che si svolge il sabato e la domenica successivi al 16 agosto.

La festa prevede una processione per le vie del paese con la tradizionale “Ntorcia”, uno spettacolo pirotecnico di “U Trionfino” in piazza San Rocco e i fuochi di mezzanotte sul mare.

Favazzina è una destinazione che saprà conquistarvi con il suo fascino semplice e autentico, regalandovi momenti indimenticabili.

San Nicola Arcella: un paradiso di mare e cultura in Calabria

San Nicola Arcella: un paradiso di mare e cultura in Calabria

Se sognate una vacanza all’insegna del relax, della natura e della cultura, San Nicola Arcella è la meta ideale per voi.

Questo piccolo comune della provincia di Cosenza, situato sulla Riviera dei Cedri, vi stupirà con le sue spiagge da sogno, il suo borgo antico e le sue attrazioni storiche e artistiche.

San Nicola Arcella si affaccia su una baia incantevole, racchiusa da uno strapiombo di 110 metri sul livello del mare e da un braccio roccioso che le conferisce la forma di un porto naturale.

Qui potrete ammirare una delle spiagge più belle della Calabria e dell’Italia: l’Arco Magno, una caletta nascosta da un grande arco naturale che si apre sulla scogliera. Per raggiungerla, potrete percorrere un sentiero panoramico o noleggiare una piccola imbarcazione o un pedalò e esplorare le grotte marine e i fondali ricchi di vita.

Ma San Nicola Arcella non è solo mare: è anche un luogo ricco di storia e di fascino. Il suo borgo originario risale all’epoca bizantina, quando i superstiti di Lavinium, antica città romana distrutta dai barbari, si rifugiarono su queste alture per sfuggire alle incursioni saracene.

Passeggiando per le sue stradine e i suoi vicoletti, potrete scoprire botteghe artigianali, punti di incontro culturali e ludici, chiese e palazzi storici. Non perdetevi il Belvedere, da cui potrete godere di una vista mozzafiato sulla costa, e il Vicolo Vineria, un’antica ludoteca trasformata in un luogo di ristoro e intrattenimento culturale, dove potrete assaggiare taglieri salati e dolci accompagnati da un buon bicchiere di vino, mentre ascoltate musica dal vivo o una lettura suggestiva.

San Nicola Arcella è anche il punto di partenza ideale per visitare altre località della Calabria e della Basilicata, come Praia a Mare, Scalea, Maratea e il Parco Nazionale del Pollino.

Per soggiornare a San Nicola Arcella, potrete scegliere tra diverse soluzioni di case vacanze e appartamenti in affitto, oppure optare per piccoli alberghi o villaggi turistici con piscina e lido privato.

Questo posto meraviglioso vi aspetta per regalarvi una vacanza indimenticabile tra mare e cultura in Calabria!

Ajnella: la spiaggia di Scalea tra scogli, grotte e leggende.

Ajnella: la spiaggia di Scalea tra scogli, grotte e leggende.

Se siete alla ricerca di una meta per le vostre vacanze al mare, vi consigliamo di visitare la spiaggia Ajnella, una delle più belle e suggestive di Scalea, in Calabria.

Si tratta dell’ultima spiaggia della lunga costa sabbiosa e ciottolosa che caratterizza questo tratto di litorale, dove si possono ammirare degli scogli spigolosi e grigi che emergono dal mare azzurro, creando un paesaggio unico e affascinante.

Tra i tanti scogli, ce n’è uno che attira l’attenzione per la sua forma particolare: si chiama “Giumenta” e ricorda la schiena di un maestoso cavallo. Secondo una leggenda locale, si tratterebbe di una vera giumenta che si sarebbe trasformata in pietra per sfuggire ai predatori.

La spiaggia Ajnella è libera e abbastanza estesa, e offre la possibilità di fare delle belle passeggiate lungo la riva o sugli scalini che portano sulla distesa di scogli, da dove si può godere di una vista mozzafiato sul mare e sulle montagne circostanti.

Ma la vera attrazione di questa spiaggia sono le sue grotte, che nascondono storie e misteri da scoprire. Ve ne presentiamo alcune:

  • La grotta “Du Trasci E Jesci” (Del Entra Ed Esci): si tratta di una grotta con un tunnel naturale che conduce a una piccola spiaggetta a forma di ditale, chiamata “a jiditala”. Qui si può respirare un’atmosfera magica e intima, lontana dal caos e dal rumore.
  • La grotta della Pecora: questa grotta deve il suo nome alla grande stalattite a forma di testa di pecora che sovrasta l’ingresso. Una delle sue peculiarità è il gioco di luci e colori che si crea all’interno, dovuto alla profondità dell’acqua e ai raggi solari che filtrano dall’apertura.
  • La grotta dei Baci: una piccola grotta dove, secondo la tradizione, gli innamorati si incontrano per scambiarsi effusioni. Un luogo romantico e suggestivo, dove sentirsi protetti e coccolati.

    La spiaggia Ajnella è quindi una meta imperdibile per chi ama il mare, la natura e il relax, ma anche per chi vuole vivere delle emozioni forti e avventurose. Non perdete l’occasione di visitarla e di lasciarvi incantare dalla sua bellezza.