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Parco Nazionale dell’Aspromonte, dove torna a volare il nibbio reale

Parco Nazionale dell’Aspromonte, dove torna a volare il nibbio reale

Nibbio reale in Aspromonte

Life Milvus è il nome del progetto attraverso il quale è stata messa in campo un’importante attività mirata a ripopolare il Parco Nazionale dell’Aspromonte con i nibbi reali.  Il progetto è cofinanziato dalla Commissione Europea, della quale l’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte è coordinatore, affiancato da E-Distribuzione S.p.A, da Regione Calabria e dall’associazione Conservatoire des espaces naturels de Corse (Corsica). Dai responsabili del progetto Life Milvus si apprendono le ultime, buone, notizie sugli otto nibbi reali rilasciati lo scorso luglio 2023 nel Parco Nazionale dell’Aspromonte.

I giovani esemplari originari del Cantone di Friburgo, in Svizzera, sono costantemente monitorati dal team di ornitologi del progetto. In autunno, in genere, una parte della popolazione svizzera migra verso sud per svernare nella Francia o nella Spagna meridionale, mentre una parte rimane in Svizzera anche durante la stagione invernale. Non era quindi scontato il comportamento dei giovani esemplari trasferiti in Calabria. Gli otto nibbi reali liberati nel Parco Nazionale dell’Aspromonte per ora si sono suddivisi equamente: ad oggi, quattro di essi sono rimasti in Calabria meridionale, mentre quattro si sono trasferiti nella parte centro settentrionale della Sicilia. I quattro individui approdati in Sicilia si sono aggregati ad altri conspecifici con i quali condividono i dormitori (roost), secondo un’abitudine tipica della specie.

Il progetto LIFE MILVUS – “Misure per la conservazione del nibbio reale in Calabria (Italia) e in Corsica (Francia)” (LIFE18 NAT/IT/000917) ha come obiettivi principali l’insediamento di una popolazione di nibbio reale nel Parco Nazionale dell’Aspromonte e la conservazione a lungo termine della specie in Corsica. Partito ad ottobre 2019, il progetto, coordinato dall’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte, si concluderà nel 2025.

Viaggio lento sul Treno della Sila

Viaggio lento sul Treno della Sila

La magia di una locomotiva a vapore tra i boschi innevati. Hai mai pensato di viaggiare su una locomotiva a vapore in Calabria, tra i boschi ricoperti di neve del Parco Nazionale della Sila?

Il Treno della Sila è un’esperienza d’altri tempi, che cattura ed emoziona in ogni stagione dell’anno ma offre un tocco di magia in più proprio durante le feste natalizie, quando il paesaggio attorno è un bosco innevato e a bordo succedono cose straordinarie: dall’incontro con Babbo Natale a un finto “assalto di briganti”, passando per la degustazione di dolci e prodotti tipici natalizi.

Vieni a scoprire il Treno della Sila, un’esperienza romantica da vivere in coppia o un percorso divertente con amici e famiglia.

Il Treno della Sila che sbuffa tra i boschi

Salire a bordo del Treno della Sila significa tornare indietro nel tempo, agli inizi del Novecento, quando la locomotiva a vapore, oggi rimessa a nuovo, era fiammante di fabbrica e si inerpicava sulle pendenze dell’Altopiano Silano lungo la linea “a scartamento ridotto” più alta d’Europa (otre 1400 metri d’altitudine).

La locomotiva a vapore FCL 353 fu costruita nel 1925 dalla società August Borsig di Berlino ed è oggi l’ultimo esemplare della sua categoria. Ecco perché è un’emozione profonda ascoltare il fischio del capotreno che invita adulti e bambini a salire a bordo delle antiche carrozze di legno originali, firmate “Carminati & Toselli” di Milano, con finestrini apribili; affacciarsi ai balconcini di ghisa tra l’una e l’altra e godersi un viaggio a ritmo lento, di quelli davvero “slow” e a contatto con la natura.

Cosa aspettarsi sulla vecchia FCL 353? Un percorso immerso in un panorama da fiaba, tra i boschi e le radure del Parco Nazionale della Sila, in compagnia di un equipaggio cortese, capace di raccontare la storia del treno e compiere ancora oggi tutte le manovre a mano.

Tra una tappa e l’altra, il Treno della Sila trasforma il viaggio in un’esperienza da vivere con tutti i sensi: rappresentazioni in costume, incontri sorprendenti, musica dal vivo e degustazioni di stagione sono gli elementi aggiuntivi che rendono unica questa corsa indietro nel tempo, già di per sé indimenticabile.

Cosa vedere lungo il percorso

Il Treno della Sila parte dalla stazione di Camigliatello Silano, frazione montana e sciistica del Comune di Spezzano della Sila, e arriva a destinazione nella deliziosa stazioncina di San Nicola Silvana Mansio, Comune di Casali del Manco, entrambe in provincia di Cosenza.

Prima di salire a bordo, un giro per Camigliatello offre l’opportunità di conoscere una delle storiche stazioni sciistiche calabresi, e degustare qualche buon prodotto tipico a marchio tra le numerose botteghe e gastronomie che caratterizzano questo irresistibile centro turistico montano.

Ad esempio, qui è d’obbligo assaggiare i piatti a base della dolcissima Patata della Sila IGP e acquistare un Caciocavallo Silano DOP.

Una volta partiti, il Treno della Sila percorre un itinerario di circa 3 ore, completamente immerso in un bosco di pini larici, faggi secolari e abeti bianchi.

All’arrivo, la pittoresca stazione di San Nicola Silvana Mansio (in località Serra Pedace, oggi Comune di Casali del Manco), tinteggiata di bianco e verde, è la sosta perfetta per assistere alle sapienti manovre manuali attraverso le quali i macchinisti girano la locomotiva su se stessa e la predispongono al viaggio di ritorno.

Lo spettacolare foliage della Sila, uno dei più belli d’Italia: esplosione di colori e natura mozzafiato

Lo spettacolare foliage della Sila, uno dei più belli d’Italia: esplosione di colori e natura mozzafiato

Il foliage autunnale nel Parco Nazionale della Sila che trasforma i paesaggi in opere d’arte naturali e uno spettacolo ricco di colori

Il foliage della Sila sa regalare spettacoli senza pari. I paesaggi autunnali si trasformano in veri e propri dipinti, dove la natura crea un’atmosfera magica trasformando i boschi in vere e proprie opere d’arte. Il verde rilucente delle foglie ha ceduto il passo a una ricca varietà di tonalità, in un’esplosioni di colori unici. I gialli dorati, gli arancioni brillanti, i rossi fiammeggianti, il viola e il marrone creano una sinfonia di colori che incanta gli occhi con l’odore pungente nell’aria e la fresca brezza autunnale.

Il foliage che si può ammirare in Sila resta uno dei più belli visibili in tutta Italia. Questo affascinante fenomeno è tipico dei boschi del Nord America ricchi di caducifoglie, soprattutto aceri, dai profumi pungenti e dai colori variopinti, che porta le chiome degli alberi a cambiare colore durante i mesi autunnali. Le condizioni meteorologiche, la quantità di luce solare e la temperatura giocano un ruolo cruciale in questa trasformazione. L’alternanza di giorni caldi e soleggiati a notti fredde (ma non gelate), infatti, favorisce le bellissime sfumature delle piante decidue, perché la clorofilla contenuta nel fogliame si degrada progressivamente rivelando gli altri pigmenti presenti. Ogni albero contribuisce, con la propria unicità, a creare una sinfonia cromatica.

Il foliage della Sila che celebra l’autunno

In Italia è possibile ammirare il foliage autunnale, in tutto il suo splendore in diverse regioni, come la Val di Funes in Alto Adige, nella Foresta Umbra, sui Monti Cimini nel Lazio, nelle Foreste Casentinesi in Toscana, nel Parco Nazionale della Majella in Abruzzo e naturalmente, fino a quanto la neve non inizierà a cadere, nei boschi del Parco Nazionale della Sila, dove pini, faggi, olmi montani, betulle, abeti, pecci, aceri, pioppi,  frassini e tutte le piante che popolano l’altopiano, celebrano l’autunno con i suoi colori.

La Sila offre una varietà di piante difficilmente riscontrabile in altre zone dello stivale. Il foliage è diventato negli ultimi anni anche sinonimo di escursionismo, visite guidate, trekking fotografici ed itinerari enogastronomici nel cuore del Parco nazionale. Le foglie, una volta giunte al loro culmine di bellezza, lasceranno lentamente spazio all’inverno oramai prossimo. Questa transitorietà rende il foliage autunnale uno spettacolo ancora più prezioso, da cogliere ed apprezzare appieno.

Viaggio tra le cascate della provincia di Reggio Calabria

Viaggio tra le cascate della provincia di Reggio Calabria

Quelle bellezze naturalistiche che tolgono il fiato, viaggio tra le cascate della provincia di Reggio Calabria.

Tour attraverso paesaggi mozzafiato. Vediamo dove si trovano le più spettacolari

Paesaggi mozzafiato, natura e relax lontani dal tran tran quotidiano. La Calabria è ricca di bellezze naturalistiche tutte da scoprire tra queste ci sono senza dubbio le cascate, ma quali sono le più belle da visitare nella provincia di Reggio Calabria? Il nostro viaggio tra le cascate della provincia di Reggio Calabria vi porterà tra le location più selvagge e spettacolari dell’intera Regione.

Il nostro tour parte dalle cascate dell’Amendolea o cascate Maesano che rientrano nel comune di Roghudi. Qui il tempo sembra essersi fermato, si tratta infatti di uno spettacolo a cielo aperto nell’Aspromonte. Il loro nome deriva dal fiume da cui si originano, si possono raggiungere anche in jeep e finiscono in un piccolo laghetto dove è possibile fare il bagno per chi non teme l’acqua gelida.

Nel cuore dell’Aspromonte e precisamente vicino al comune di Samo ci sono le cascate di Forgiarelle note anche con il nome di cascate di Ferraina, queste si possono però raggiungere da diverse località. Si trovano a circa  1200 metri  di altitudine e sono tra le più antiche. Qui il torrente Ferraina compie un salto di 70 metri. Meta ideale per gli amanti dell’avventura.

Conoscete invece le cascate del Marmarico a Bivongi? Forse non tutti sanno che sono le cascate più alte della Calabria e sono considerate tra le più belle della Penisola. Si trovano  all’interno del Parco regionale delle Serre e si caratterizzano per forza e maestosità tanto da essere spesso scelte come scenario per film di avventura.

Siete mai stati alle cascate di Mundu e Galasia grande e piccola a Molochio? Anche qui vi troverete immersi in un paesaggio da fiaba sempre all’interno del Parco Nazionale d’Aspromonte, due opere d’arte della natura che meritano di essere visitate. Il nome della prima deriva dal grecanico Mundu e significa nudo, il nome della seconda invece indica un burrone. Percorrere il sentiero tra la fitta vegetazione per raggiungerle è un’esperienza tutta da vivere.

Il Grifone in Calabria: tra le valli del Pollino e le vette della Sila

Il Grifone in Calabria: tra le valli del Pollino e le vette della Sila

Ali maestose della Calabria: il trionfo della conservazione con il ritorno del Grifone, una storia di adattamento straordinario e avvistamenti epici a oltre 1200 metri d’altitudine

Il Grifone (Gyps fulvus), imponente rapace che si distingue come il più grande uccello della Calabria, ha vissuto una notevole storia di reintroduzione nella regione a partire dagli anni 2000. Questo imponente volatile ha trovato il suo rifugio lungo le valli del Raganello, all’interno del territorio di Civita, una località incastonata nel cuore del suggestivo Parco Nazionale del Pollino.

La grandiosità del Grifone è enfatizzata dalla sua apertura alare, che in età adulta può estendersi fino a 240 cm, raggiungendo eccezionalmente anche i 280 cm. Questo conferisce a questa specie di rapace una presenza maestosa e imponente che ne fa uno degli esemplari più significativi dell’avifauna calabrese.

Un episodio di rilievo risale a febbraio del 2020, quando un maestoso esemplare originario dell’area di Civita è stato recuperato a Cirella, confermando la capacità di questi uccelli di spostarsi attraverso la regione calabrese e oltre.

Ancora più recentemente, nel febbraio del 2023, è stato segnalato un avvistamento straordinario di un Grifone nel Parco Nazionale della Sila. L’uccello è stato osservato a un’altitudine sorprendente, superando i 1200 metri, nelle vicinanze del comune di San Giovanni in Fiore, situato nella provincia di Cosenza. Questo avvistamento rappresenta un significativo ampliamento del raggio di distribuzione della specie, evidenziando la sua capacità di adattarsi a diverse aree geografiche della Calabria.

Il Grifone continua a suscitare meraviglia e interesse nella regione calabrese, confermandosi non solo come il più grande uccello della zona ma anche come un simbolo di successo per gli sforzi di conservazione e reintroduzione compiuti negli ultimi decenni. La sua presenza, sia in territori noti come le valli del Raganello che in luoghi precedentemente inesplorati come la Sila, testimonia la vitalità di questi sforzi e l’importanza di preservare e proteggere la ricca diversità faunistica della Calabria.

I Giganti della Sila si tingono di meraviglia: è esploso il foliage

I Giganti della Sila si tingono di meraviglia: è esploso il foliage

Un’immersione tra i Giganti della Sila nei colori caldi dell’autunno, dove le foreste si accendono di sfumature intense che regalano un paesaggio di rara bellezza

L’Italia, con la sua straordinaria varietà di paesaggi, offre uno scenario perfetto per tutti gli amanti del foliage, il fenomeno naturale che trasforma le foglie degli alberi in un teatro di colori intensi, creando un’atmosfera davvero suggestiva e coinvolgente.

Oggi, il nostro viaggio ci porta nel cuore della Calabria, alla scoperta di una delle sue attrazioni più affascinanti: la Riserva dei Giganti della Sila. Questo prezioso angolo di biodiversità è celebre per la presenza di conifere millenarie, alcune delle quali superano persino i 40 metri di altezza, uno sfondo incantevole, pronto a emozionarci e lasciarci a bocca aperta.

Durante l’autunno, infatti, il parco si trasforma in un panorama da cartolina, un’esperienza imperdibile che solo questa stagione può offrire.

I colori autunnali della Sila: uno spettacolo da non perdere

La Riserva Naturale dei Giganti della Sila, situata in provincia di Cosenza, è un luogo di grande valore ecologico e paesaggistico. Conosciuta anche come Riserva Naturale del Fallistro, è un’area protetta istituita nel 1987 con l’importante scopo di preservare la biodiversità dell’ecosistema silano.

Qui si trovano più di 60 esemplari di pino laricio e acero montano, che si ergono maestosi con tronchi imponenti che possono raggiungere anche i 2 metri di larghezza. Questi alberi millenari raccontano la storia della nostra Terra e ci ricordano l’importanza vitale di proteggere e preservare i nostri ecosistemi.

Ammirare il foliage in questi boschi è più di un semplice viaggio, è un’esperienza sensoriale che incanta e coinvolge. In particolare, le date del 22 e 29 ottobre e del 5, 12 e 19 novembre 2023 segnano l’occasione per partecipare a emozionanti escursioni guidate, organizzate dal Fondo Ambiente Italiano (FAI), per permettere ai visitatori di ammirare la bellezza del luogo in questa stagione.

Le sfumature mutevoli delle foglie contribuiscono a creare un’atmosfera magica. Il tepore dei faggi e degli aceri di montagna, la luminosità dei pioppi e il profumo intenso e rigenerante del sottobosco sono gli elementi che compongono una scenografia naturale, tra le più belle del nostro Paese. Per maggiori informazioni sui costi e gli orari, vi suggeriamo di consultare il sito ufficiale.

Emozionanti avventure nella natura selvaggia

Oltre alle escursioni guidate, i Giganti della Sila offrono molti modi per lasciarsi scoprire. Gli appassionati di trekking, ad esempio, potranno esplorare i numerosi sentieri ben segnalati, mentre gli amanti della bicicletta potranno esplorare i percorsi cicloturistici che offrono panorami perfetti per scattare foto indimenticabili. Al contempo, per un’esperienza più immersiva, è possibile partecipare a entusiasmanti escursioni a cavallo, un modo diverso per scoprire le meraviglie di questi luoghi.

Inoltre, le attività all’aperto e l’esplorazione della natura sono indubbiamente arricchite dalla scoperta della gastronomia locale. I piatti tipici della zona sono un vero tripudio di sapori autentici, con un tocco leggermente piccante che li rende davvero unici. Gustare queste specialità non solo delizierà il palato, ma permetterà anche di tuffarsi nella cultura e nelle tradizioni del luogo.

Quindi, non ci resta che pianificare il prossimo viaggio per scoprire e assaporare tutte queste meraviglie.