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Sentiero del Tracciolino: viaggio tra terra e mare nella Calabria delle meraviglie

Sentiero del Tracciolino: viaggio tra terra e mare nella Calabria delle meraviglie

Teatro Antico di Taormina

Scritto da: Redazione

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Alla scoperta delle meraviglie della Calabria. Oggi vi portiamo nel cuore della Costa Viola sul sentiero del Tracciolino tra Palmi e Seminara con vista su Bagnara. Il Tracciolino è fra i percorsi di trekking più belli e suggestivi di tutta la regione. Una splendida terrazza panoramica sullo Stretto di Messina e le Isole Eolie. Un viaggio su questo antico sentiero tra storia, natura e luoghi incontaminati. Seguiteci in questo viaggio sul Tracciolino.

Il legame con le fontane a Palmi

Olmo e Vitica le due fontane ubicate nel centro di Palmi: fornivano l’acqua dal sentiero del Tracciolino. Il Tracciolino è infatti un’opera di ingegneria idraulica usata per quasi quattro secoli per rifornire Palmi di acqua potabile. Oggi i quattro canali presenti nel centro di Palmi sono alimentati dalla sorgente Vitica perchè nonostante la fonte Olmo sia ancora oggi ricca di acqua, dagli anni settanta la tubazione è stata interrotta. Prima la tubatura era fatta da tubi fatti di terracotta dai ceramisti seminaresi. Loro pietrificavano l’interno dei tubi perchè con la semplice tubatura in terracotta sarebbe stato impossibile far giungere l’acqua fino a Palmi. Con questo sistema portavano l’acqua fino all’attuale piazza Primo Maggio, all’epoca si chiamava Piazza Mercato.

La Marinella

Il primo punto panoramico percorrendo il sentiero da Palmi, da sotto praticamente le strade dove è sita oggi la Casa della Cultura, è appunto la spiaggia della Marinella. Anticamente era il borgo dei pescatori della cittadella ed è uno dei primi punti di attrazione del sentiero del Tracciolino.

Sotto il monte Sant’Elia

In quest’area vivevano molti monaci bizantini all’interno di alcune grotte. Una di queste è ancora visitabile: qui il monaco aveva il suo dormitorio. L’influenza di queste comunità monastiche si vede anche nella costruzione dei muretti a secco: si dice che lungo la Costa Viola ci siano più di 400 muretti a secco e la tecnologia con la quale sono costruiti cambia rispetto al periodo in cui sono stati costruiti: bizantino o normanno.

I tubi di terracotta lungo il percorso

Lungo il percorso sono ancora visibili i tubi di terracotta: sono smaltati all’interno e grazie a quest’innovazione si è riusciti a portare l’acqua dalla sorgente Olmo fino a Palmi fino a qualche decennio fa.

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