da Redazione | Ott 15, 2025 | Calabria ionica, Calabria mare, Calabria Natura
Le Castella è uno dei luoghi più iconici della Calabria, una frazione del comune di Isola di Capo Rizzuto che attira ogni anno migliaia di visitatori grazie al suo straordinario castello affacciato direttamente sul mare. Con oltre 2500 anni di storia, questo borgo conserva un fascino unico, dove passato e presente si fondono in un paesaggio che sembra sospeso nel tempo. È una meta ideale per chi ama i viaggi lenti, il trekking costiero e le visite culturali immersi in panorami mozzafiato.
Dalle origini greche ai domini medievali
Il Castello Aragonese di Le Castella è un vero e proprio scrigno di storia, capace di raccontare oltre 2500 anni di vicende che hanno plasmato la costa ionica della Calabria. Le prime fortificazioni sorsero probabilmente in epoca magnogreca, quando l’area faceva parte della potente Kroton e serviva come avamposto per difendere le rotte commerciali. Successivamente, in età romana, il sito continuò a essere presidiato e sfruttato come punto di controllo strategico. Con la caduta dell’Impero Romano, Bizantini e Normanni si alternarono al dominio della zona, potenziando le difese e trasformando l’insediamento in una vera e propria roccaforte costiera.
L’epoca aragonese e la trasformazione in fortezza
L’attuale struttura del castello, quella che oggi ammiriamo in tutto il suo splendore, risale in gran parte al XV secolo, sotto il dominio aragonese. Furono proprio gli Aragonesi a rafforzare il sistema di torri e bastioni per contrastare le incursioni dei pirati saraceni e delle flotte ottomane che minacciavano la costa. Le mura massicce, il ponte di accesso e la posizione scenografica su un isolotto collegato alla terraferma tramite un sottile istmo di roccia lo resero praticamente inespugnabile per secoli.
Leggende, battaglie e il fascino di oggi
Durante il Rinascimento, Le Castella visse un periodo di grande rilevanza strategica: divenne presidio militare, punto di vedetta per avvistare navi nemiche e base di partenza per spedizioni difensive. È in questo periodo che nasce la leggenda del corsaro Khair ad-Din, detto il Barbarossa, che secondo alcuni racconti fu catturato proprio in questa fortezza. Ogni pietra del castello sembra custodire una storia: le torri di guardia, le feritoie per gli arcieri e i resti degli alloggi dei soldati restituiscono al visitatore la sensazione di essere proiettato in un’altra epoca.
Oggi il Castello Aragonese è uno dei luoghi più visitati della Calabria e ospita mostre, rievocazioni storiche e eventi culturali che permettono di rivivere il suo glorioso passato. Salire sulle sue mura regala una vista spettacolare sul mare Ionio e sull’Area Marina Protetta di Capo Rizzuto, facendo comprendere pienamente perché questa fortezza sia considerata uno dei simboli più suggestivi e affascinanti dell’Italia meridionale.
Trekking e panorami sulla Riserva Marina
Le Castella si trova all’interno della Riserva Marina di Capo Rizzuto, una delle aree marine protette più grandi d’Europa. Gli amanti del trekking possono percorrere i sentieri che costeggiano la riserva, godendo di scorci spettacolari e di un mare cristallino. Camminare al tramonto regala un’esperienza unica, con il castello che si tinge di rosso e il suono delle onde come colonna sonora. Sul nostro sito GoodTrekking trovi ispirazione per altri percorsi costieri perfetti per un viaggio slow.
Cultura, sapori e tradizioni locali
Dopo una passeggiata o una visita al castello, fermati nei ristoranti e nelle trattorie del borgo per gustare i piatti tipici della cucina calabrese: dalla pasta con ‘nduja al pesce freschissimo pescato in giornata. In estate, Le Castella ospita eventi culturali e rievocazioni storiche che rendono ancora più suggestiva la tua visita. È una destinazione che unisce cultura, natura e gastronomia, ideale per un weekend o come tappa di un tour più lungo della costa ionica calabrese.
da Redazione | Set 16, 2025 | Calabria mare, Calabria Natura
C’è un angolo di terra, lungo il litorale ionico reggino, sospeso tra mito e realtà Un luogo che porta inciso nella roccia e nel vento il mero respiro dei secoli, testimone di ere lontane, di storie che si perdono dentro gli oscuri meandri della meridionale esistenza. Questo luogo è Capo Bruzzano, più comunemente conosciuto come La Scogliera.
Capo Bruzzano, il promontorio della Calabria più autentica
Nel cuore della Locride, incastonato tra i rilievi dell’Aspromonte e il Mar Ionio, si trova Capo Bruzzano, uno dei promontori più suggestivi della costa reggina. Situato nel territorio di Africo, questo angolo ancora poco conosciuto della Calabria custodisce una bellezza selvaggia e incontaminata, fatta di falesie a picco sul mare, spiagge di ciottoli, vegetazione mediterranea e acque limpide. Il paesaggio, dominato da scogliere scolpite dal tempo e dalla salsedine, regala scorci mozzafiato che ne fanno una meta ideale per gli amanti della natura, della fotografia e del trekking costiero.
Le creazioni artistiche lungo il percorso
Il percorso che scende in spiaggia è stato completamente ristrutturato e restituito alla natura circostante. Costeggiato da una staccionata (la più preziosa delle opere realizzate di recente dagli operai di Calabria Verde dei Comuni di Caraffa e Sant’Agata del Bianco) rappresenta parte della rinascita del territorio. A rendere ancora più suggestivo tutto ciò, sono le numerose installazioni artistiche che costellano il tragitto, prima tra tutte la tartaruga: maestosa opera, simbolo inconfondibile di identicità e del posto.
Un luogo ricco di storia e leggende
Capo Bruzzano non è solo natura: è anche memoria e mito. L’antico promontorio era conosciuto già in epoca greco-romana con il nome di Promunturium Zephyrium, e viene citato da autori antichi come Plinio il Vecchio. Nei secoli, il capo ha rappresentato un punto di riferimento per i navigatori del Mediterraneo, e ancora oggi conserva tracce storiche e archeologiche che testimoniano l’importanza strategica della zona. Le storie locali parlano di torri costiere, naufragi e rotte commerciali: elementi che contribuiscono ad alimentare il fascino misterioso del luogo. La stessa Africo, spostata sul mare dopo l’alluvione del 1951, conserva un legame profondo con la sua terra d’origine e il suo mare.
Un gioiello da valorizzare nel turismo sostenibile
Nonostante il suo potenziale naturalistico e culturale, Capo Bruzzano resta ancora oggi una meta poco valorizzata, lontana dai circuiti turistici di massa. Eppure, in un tempo in cui cresce la domanda di viaggi autentici ed esperienziali, questa località può diventare un simbolo di turismo lento e sostenibile. Progetti di promozione ambientale, sentieri naturalistici, itinerari culturali e la riscoperta dell’identità locale potrebbero contribuire a rilanciare l’economia del territorio e a rafforzare l’immagine di una Calabria diversa, capace di attrarre visitatori nel rispetto dell’ambiente e della storia. Capo Bruzzano, con la sua bellezza silenziosa, è pronto a raccontare la sua storia a chi ha voglia di ascoltarla.
da Redazione | Set 3, 2024 | Calabria Borghi, Calabria mare
Calabria, Costa dei Cedri, Mar Tirreno. C’è un angolo di sud bagnato dal mare e arroccato sulle colline che guardano verso l’infinito che prende il nome di Scalea una delle città più antiche della regione con le vecchie borgate disposte su promontori fino a 75 m s.l.m. collegate da gradoni e scalinate. Ma è probabile che il nome della località derivi dal greco skalíon, col significato di scalo marittimo: l’area di Torre Talao sarebbe stata il primo scalo per le imbarcazioni. Che a muoverti sia la voglia di spiagge, o la curiosità di scoprire i borghi autentici, questo luogo è la destinazione ideale per vivere la fine dell’estate.
Percorso
Se vieni da nord, il percorso più pratico è seguire l’autostrada A2 Salerno – Reggio Calabria, e uscire a Lagonegro. Prendi la statale SS585 verso sud, che punta verso il mare, e seguendo il corso del fiume Noce (che separa Basilicata e Calabria) arriva a Castrocucco. Svolta a sinistra sulla strada SS18, che segue la costa: Vingiolo, Saracinello, San Nicola Arcella, e poi eccoti a destinazione (Scalea), in un tempo totale di un’ora.
Tutte le attrazioni da non perdere a Scalea
Scalea, in provincia di Cosenza, conta circa 11000 abitanti. Sorge sulla Riviera dei Cedri, fascia costiera settentrionale tirrenica della Calabria compresa tra Tortora e Cetraro. Si trova in prossimità dell’antica Laos, città della Magna Grecia. Greci e Romani, Bizantini e Longobardi, tante popolazioni storiche hanno lasciato la loro impronta in questa città che oggi ha un lungo e glorioso passato da raccontare ai tanti visitatori.
Il centro storico di Scalea
Il borgo medievale si trova sopra una collina a pochi minuti dal mare. È ideale per una passeggiata a piedi visto che è un isola pedonale piena di vie strette e tortuose (chiamate “vanelle”) e soprattutto scale! Il panorama è una meraviglia e tra i punti d’interesse storico c’è il Castello Normanno, di cui oggi rimangono solo i ruderi e la Chiesa di Santa Maria d’Episcopio, o anche chiamata della Madonna del Carmine che è la patrona di Scalea, oppure “Chiesa di sopra”, perché il suo campanile domina tutta la città.
Torre Talao
Torre Talao è il simbolo di Scalea. Risale al XVI secolo ed è uno dei diversi esempi di architettura militare aragonese cinquecentesca che sono diffusi sulle coste dell’Italia meridionale. Si può visitare (in parte) con una visita guidata a offerta libera.
Torre Cimalonga
Torre Cimalonga, risalente al XV secolo, fa parte del sistema di 4 torri erette a difesa della parte antica di Scalea per proteggere l’abitato dalle incursioni dei Saraceni ed ospita il museo archeologico “Antiquarium di Torre Cimalonga” dove sono custoditi reperti archeologici rinvenuti negli scavi effettuati nella zona dell’antica città di Laos.
Le spiagge più belle
La spiaggia più famosa è l’Ajnella, fascia costiera con ciottoli e scogli a picco sul mare da dove inizia il tratto settentrionale contraddistinto da grotte e calette isolate. Un’altra spiaggia molto amata – più centrale – è quella situata in via Tirreno e che viene chiamata Spiaggia di Scalea, attrezzata e con fondale sabbioso. Più a sud, nella zona di Corso Mediterraneo, le spiagge diventano più sabbiose, fino a terminare con l’area campeggio in corrispondenza con la foce del fiume Lao.
da Redazione | Lug 15, 2024 | Calabria mare, Vacanze Mare
Dove trovare il mare più bello in Calabria? La regione è bagnata dal mar Ionio e dal mar Tirreno e ha un litorale di 780 km con spiagge di ogni tipo. Dalle coste frastagliate fino a quelle con sabbia finissima e bianca, ecco dove trascorrere le vacanze al mare in Calabria e le 12 spiagge da visitare.
Le spiagge che è possibile trovare in Calabria sono sia di sabbia che litorali dalla costa frastagliata e piena di scogli, che spesso nascondono piccole calette nascoste. La varietà dell’offerta turistica e dei paesaggi, rendono la Calabria la destinazione ideale per ogni tipo di viaggiatore: famiglie con bambini, ragazzi e giovani adulti, coppie, famiglie con animali. Andiamo a scoprire le 12 spiagge più belle della Calabria con mappa aggiornata da visitare nel 2024.
1 Le spiagge più belle della Calabria sul mar Tirreno
1.1Spiaggia del Cannone (Tropea)
1.2Chianalea di Scilla (Scilla)
1.3Baia di Grotticelle (Capo Vaticano)
1.4Spiaggia dell’Arcomagno (San Nicola Arcella)
1.5Isola Dino (Praia a Mare)
1.6Isola di Cirella (Diamante)
1.7Spiaggia Paradiso del Sub (Zambrone)
1.8Scogliera di Coreca (Amantea)
1.9Spiaggia di Scalea (Scalea)
2 Le spiagge più belle della Calabria sul versante ionico
2.1Spiaggia Caminia (Soverato)
2.2Spiaggia di Le Castella (Capo Rizzuto)
Le spiagge più belle della Calabria sul mar Tirreno
Le spiagge più rinomate e celebri della Calabria si trovano prevalentemente sul versante tirrenico. Da Tropea a Scilla, passando per Praia a Mare, ecco le spiagge più belle sul mar Tirreno.
Spiaggia del Cannone (Tropea)
A Tropea la principale spiaggia della città, la Spiaggia del Cannone, vanta un mare cristallino con scorcio sul Santuario di Santa Maria dell’Isola che domina l’intera baia. Il litorale chiamato du Cannuni presenta sia sabbia che scogli, ed è sormontata dallo Scoglio di San Leonardo a cui si accede tramite un tunnel costruito negli anni Venti scavando la roccia. La spiaggia deve il suo nome al cannone del Seicento che è stato ritrovato nella piccola baia vicino al porto e che ora si trova sulla terrazza panoramica di Largo Galluppi. Tipologia di spiaggia: libera, sabbia e scogli.
Chianalea di Scilla (Scilla)
A Scilla, comune in provincia di Reggio Calabria, il mito di Scilla e Cariddi descritto da Omero è parte della tradizione popolare, soprattutto nel borgo di Chianalea di Scilla che si affaccia sul mare, osservato speciale dal Castello di Ruffo. La spiaggia di Chianalea, che fa parte della cosiddetta Costa Viola, ha sabbia mista a ciottoli e sassi: presenta anche uno stabilimento balneare, anche se è possibile trovare spazio anche per coloro che amano la spiaggia libera. Tipologia di spiaggia: sabbia e sassi, libera e attrezzata.
Baia di Grotticelle (Capo Vaticano)
La baia di Grotticelle è una delle più belle di tutta la Calabria. Lungo la splendida Costa degli Dei, troviamo una baia con tre calette incastonate nella roccia e il paesaggio di Capo Vaticano che si affaccia a picco sul mare azzurro. La località è in provincia di Vibo Valentia ed è amatissima dai turisti di tutto il mondo: la spiaggia in sabbia tra le rocce ha alle spalle una meravigliosa vegetazione che fa da contrasto con le acque cristalline del mar Tirreno. Da Capo Vaticano si può godere una meravigliosa vista sulle isole Eolie e Stromboli: la spiaggia è sia attrezzata che libera ed è perfetta per gli amanti dello snorkeling e di chi ama praticare attività subacquee. Tipologia di spiaggia: sabbia, libera e attrezzata.

Spiaggia dell’Arcomagno (San Nicola Arcella)
La spiaggia dell’Arcomagno, che si trova in provincia di Cosenza, nel comune di San Nicola Arcella, è un vero gioiello. Una tra le spiagge più belle e sceniche della Calabria è racchiusa in una sorta di conca rocciosa a forma di arco, che di fatto apre l’accesso al mare. L’arco roccioso, frutto dell’erosione della roccia, si apre davanti a una spiaggia di sabbia finissima che è valsa la Bandiera Blu a questo lido. Questo paradiso naturale circondato da un’ampia vegetazione è di fatto posto in una culla, chiamata anche Grotta del Saraceno. Come raggiungere, quindi, questa sorta di paradiso proibito? Ci sono due modi: percorrere il sentiero che scende giù lungo la montagna e offre una vista maestosa sulla costa calabrese e sull’isola di Dino: il paesaggio è mozzafiato, ma sicuramente si tratta di un terreno a tratti instabili, per questo per le famiglie con i bambini è consigliabile arrivare via mare. È possibile raggiungere la spiaggia dell’Arcomagno noleggiando o una piccola imbarcazione o un pedalò dalle spiagge limitrofe. Lo spettacolo al tramonto, poi, è di quelli che restano nel cuore. Tipologia di spiaggia: sabbia e libera.
Isola Dino (Praia a Mare)
L’isola Dino si trova di fronte al comune di Praia a Mare, in provincia di Cosenza. Il nome dell’isola ha un’origine incerta: probabilmente deriva dal termine greco dina, che significa vortice o tempesta, e che indicherebbe come le acque vicine all’isola era un tempo pericolose per chi si metteva in viaggio in mare. La spiaggia di Praia a Mare, ampia, attrezzata e sabbiosa, ideale dunque per le vacanza in famiglia, è letteralmente a poche centinaia di metri dalle grotte dell’isola Dino. Quest’ultima è celebre per le sue scogliere e vi si accede solo dal lato di Praia a Mare dove è possibile attraccare: qui si può ammirare la natura selvaggia con piante mediterranee come mirto, palma nana e leccio. Le grotte dell’isola, che hanno più di mille anni di storie, sono celebri: tra queste le più famose sono quella delle Sardine, quella delle cascate, grotta Azzurra e grotta del Leone dove si può ammirare un fondale meraviglioso ricco di coralli. Tipologia di spiaggia: scogli e grotte.
Isola di Cirella (Diamante)
L’isola di Cirella è un’altra delle isole della Calabria che si trovano nel mar Tirreno. Luogo del cuore del FAI, questa piccola isola fa parte del comune di Diamante, in provincia di Cosenza. Piccoli boschetti di limone, circondano i rilievi che poi conducono a grandi grotte. L’isola è frequentata soprattutto dagli amanti dello snorkeling in particolare per via dei fondali che sono ricchissimi di vegetazione. Questo gioiello verde di piccole dimensioni, meno di 100 metri quadrati, non è abitato, è ricco di grotte ed è accessibile solo tramite escursioni in canoa o attraverso piccoli tour organizzati in barca.
Spiaggia Paradiso del Sub (Zambrone)
Bagnata dal mar Tirreno, la spiaggia Paradiso del Sub, nota come Maldive delle Calabria, si trova nel comune di Zambrone ed è una delle più celebri della Calabria. La spiaggia non è attrezzata ed è ricca di scogli, oltre a essere protetta da un’ampia scogliera. Costituita da due diverse calette, che la divide dalle spiagge di Capo Cozzo, è separata dallo scoglio del Leone, una roccia corrosa dall’acqua che ha le sembianze di un leone. Ricca di sassi sia sul fondale che sulla striscia di spiaggia, è chiamata Paradiso del sub per via dei suoi fondali meravigliosi che sono un sogno per gli appassionati di snorkeling. Tipologia di spiaggia: roccia e libera.
Scogliera di Coreca (Amantea)
La scogliera di Coreca in provincia di Cosenza si affaccia sul mar Tirreno ed è un piccolo pezzo di costa in cui sono raggruppati una decina di scogli tutti rinominati dai residenti: Capoto, Formica, Ginario, Longarino, Piccirillo, Tirolé, e i 4 Scuagli da Funtana (scogli della fontana). La spiaggia è ricca di scogli, dunque non adatta agli amanti della sabbia: non trattandosi di un vero e proprio litorale, questo pezzo di costa è privo di stabilimenti attrezzati ed è solo per utilizzo libero. Tipologia di spiaggia: scogli e libera.
Spiaggia di Scalea (Scalea)
La spiaggia di Scalea si trova in provincia di Cosenza ed è una delle località marittime più amate dai giovani. La spiaggia di sabbia ricca anche di ciottoli è interrotta dallo scoglio dove si trova la Torre Talao: l’acqua cristallina e la presenza di stabilimenti la rende una località attrattiva per i giovani ma anche per le famiglie con i piccoli. Per gli amanti della spiaggia libera, c’è anche una piccola zona dove poter piazzare l’ombrellone. Tra le località più amate del litorale di Scalea troviamo: il Lungomare Ruggiero, la Spiaggia di Via Tirreno, la Spiaggia di Corso Mediterraneo, dove si trova la spiaggia libera. Tipologia di spiagge: sabbia, ciottoli, libera e attrezzata.
Le spiagge più belle della Calabria sul versante ionico
Le spiagge più belle del versante ionico in Calabria sono dei veri e propri gioielli. Una su tutte Caminia, nel comune di Stalettì, vicino alla più nota Soverato, è la perla del mar Ionio frequentata da residenti e da turisti.
Spiaggia Caminia (Soverato)
Non si può parlare di spiagge in Calabria senza menzionare la spiaggia di Caminia, una delle più celebri sulla costa degli Aranci. All’interno del Golfo di Squillace, troviamo questa striscia di sabbia racchiusa tra due scogliere: un tesoro amatissimo da residenti e turisti e impossibile da non amare. Situata nel comune di Stalettì, in provincia di Catanzaro, è racchiusa tra i litorali di Soverato e Copanello: a “proteggerla” troviamo due scogliere. La spiaggia è sabbiosa e fine, circondata dalla vegetazione mediterranea, e affacciata sul mar Ionio più blu. Il fondale è quasi subito profondo e pieno di ciottoli e per gli amanti delle grotte lunga la costa si trova la Grotta di San Gregorio, chiamata così perché la storia vuole che il santo venne buttato in mare e poi riportata a riva dagli angeli: la grotta è un luogo sacro per molti credenti. In alta stagione la spiaggia di Caminia è super affollata, per questo è consigliabile arrivare il prima possibile: la spiaggia è libera anche se è dotata di un bar. Tipologia di spiaggia: libera e sabbia.

Spiaggia di Le Castella (Capo Rizzuto)
A Isola di Capo Rizzuto, in provincia di Crotone, si trova una striscia di spiaggia che sembra paradisiaca: è la piaggia Le Castella, uno spicchio di litorale con fondale basso e sabbia quasi rossastra. Lo Ionio con la sua acqua cristallina con fondale basso bagna questa spiaggia fa parte dell’Area Naturale Marina protetta del comune di Capo Rizzuto, che a dispetto di quanto possa far presagire il nome, non è un’isola. Davanti al litorale sorge il il Castello Aragonese di Le Castella. Una spiaggia da non perdere, davvero. Tipologia di spiaggia: sabbia e libera.
Spiaggia di Marinella (Capo Rizzuto)
La spiaggia di Marinella nel comune di Capo Rizzuto di Crotone. Questo lido, che è stato premiato da Legambiente, di sabbia è un piccolo gioiello marittimo a pochi passi dal centro abitato. Circondata dalla vegetazione, questa spiaggia sabbia finissima si affaccia sull’acqua cristallina. La spiaggia è libera e priva di strutture attrezzate. Tipologia di spiaggia: sabbia e libera.
da Redazione | Gen 29, 2024 | Calabria Borghi, Calabria mare
Un paesino nascosto nel cuore della Calabria jonica, dove vecchie tradizioni e accoglienza tipica del Sud vanno a braccetto
Ci troviamo in una piccola località calabrese in provincia di Cosenza ed affacciata sullo Jonio, poco conosciuta ma non per questo poco bella, tranquilla e interessante per la sua storia e per il suo mare: Mandatoriccio.
Un accenno di Storia
La storia di Mandatoriccio è un po’ diversa dal solito, poiché sembra essere una località fondata agli inizi del XVII secolo da Teodoro Mandatoriccio proveniente da Crosia, ma è stato scoperto, grazie ad alcuni ritrovamenti di reperti archeologici rimasti nella cittadina, che già in epoca precedente era un luogo abitato. Nonostante i ritrovamenti, il nome del fondatore è rimasto immutato per questa simpatica località che sembra derivi dal latino o dal greco come il padrone di una mandra.
Mandatoriccio diventa una zona fortificata con il suo castello di proprietà della famiglia omonima fino quasi alla fine del XVII secolo, per poi diventare nel tempo una università francese sotto il governo di Cariati a cui fu sottratta la limitrofa ancora più piccola località di Pietrapaola (di cui parlerò poi). Seppur piccola, Mandatoriccio insieme alle altre del Regno d’Italia fece la sua parte nelle vicende nazionali e storiche riprendendosi lentamente Pietrapaola agli inizi del secolo scorso.
Mandatoriccio si è formata lentamente, grazie a tutti coloro che fuggendo i pericoli dei pirati e dalle montagne circostanti arrivavano qui per vivere in pianura e in tranquillità; i vari contadini e allevatori che transitavano spesso si fermavano nella piazza principale, ora Piazza Garibaldi, o dietro la Chiesa dell’Addolorata per poi proseguire verso la Sila o verso il basso per rifocillarsi durante il cammino.
Nel 1783 un violento terremoto colpì un’ampia zona della Calabria partendo dalla Sicilia, le scosse furono molto forti e l’Italia meridionale fu colpita tanto da rimanere nella storia;
alcune località vennero distrutte e ricostruite, tra cui Mandatoriccio, che si trovò a combattere anche con violenti maremoti.
Cosa vedere a Mandatoriccio
Sebbene non più in piedi dalla sua costruzione che risale alla fine del XV secolo, esistono alcuni ruderi dell’ormai scomparso Castello di Mandatoriccio, che doveva essere dotato di un ponte levatoio e quattro torrioni, a difesa dai Turchi, così come alcuni resti delle mura megalitiche che si possono vedere intorno alla cittadina; ben visibile è il torrione, dove al suo interno ora ha sede il Municipio. Proprio attorno a questa fortezza il popolo di Mandatoriccio si stabilì e rimase a vivere in maniera più tranquilla.
La Chiesa della Madonna Addolorata è una costruzione mutata nel tempo, con una forma irregolare. La varietà di materiali usati per la sua edificazione dimostra quante modifiche siano avvenute dalla sua nascita.
Il mare e la spiaggia
Se Mandatoriccio si trova leggermente in alto rispetto al mare, c’è da dire che la parte bassa, Mandatoriccio marina, ha un mare bellissimo, di una trasparenza e incantevole limpidezza;
le sue spiagge sono di sabbia fine e chiara, molto ampie e tanto tanto lunghe. Fare il bagno in queste acque equivale a fare il bagno in piscina, tanto è chiaro questo mare.
Come si vive a Mandatoriccio
La gente che si incontra a Mandatoriccio non è tanta, anzi diciamo che ora è rimasto attivo solo un negozio dove si trova di tutto. Da Franco infatti si può acquistare dal rasoio al pane, perché è davvero l’unica attività rimasta aperta; certo non manca il bar e nemmeno la chiesa, ma il mio incontro con Franco è stato interessante.
Franco mi ha raccontato un po’ della storia del paese, di chi è andato in cerca di fortuna tanti anni fa e ancora deve tornare, di chi invece credeva di trovare di meglio fuori di lì e invece è tornato a casa. A Mandatoriccio ci sono tante case, alcune sembrano abitate perché hanno le imposte aperte ma invece sono vuote, e alla mia domanda curiosa Franco mi ha risposto sorridendo che è per intimorire i ladri.
Posso dire che questo paesotto mi è piaciuto tanto, mi è piaciuto il panorama che si gode da lassù, mi è piaciuto proprio perché è solo, perché non ha abitanti tanti quanti le case, perché ho toccato con mano cosa vuol dire rimpiangere i paesani andati via, perché seppur triste quelle poche persone anziane che sono lì salutano chiunque passi, e poi grazie a Franco ho capito che la gente, la sua gente, gli manca e nonostante ciò il sorriso non gli è mai mancato.
da Redazione | Ott 11, 2023 | Calabria mare, Scilla
Immaginate un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, dove le case colorate si specchiano nelle acque cristalline del Mar Tirreno e i vicoli rivelano storie di pescatori, tradizioni antiche e profumi irresistibili. Questo luogo esiste ed è nascosto nel cuore della Calabria. Si chiama Chianalea, ed è noto come la “Venezia del Sud” per la sua straordinaria somiglianza con la celebre città lagunare. Ma non lasciatevi ingannare dal soprannome: Chianalea ha una sua identità unica e inconfondibile, fatta di tradizioni secolari, paesaggi mozzafiato e una gastronomia che celebra i doni generosi del mare. Se siete alla ricerca di un angolo di paradiso dove storia, natura e cultura si fondono in un’armonia perfetta, preparatevi a scoprire uno dei borghi marini più affascinanti d’Italia.
Chianalea: l’abbraccio tra case e mare
Diversamente da molte altre località marittime, le case di Chianalea sono costruite direttamente sulla roccia, senza alcuna barriera tra le abitazioni e il mare. Questa particolarità architettonica fa sì che, passeggiando tra i suoi stretti vicoli, si abbia la sensazione di camminare sull’acqua. Il suono delle onde che si infrangono sugli scogli e le barche dei pescatori ormeggiate tra le case rendono l’atmosfera ancora più suggestiva.
Memorie di un passato glorioso
Chianalea non è solo un borgo pittoresco; è anche un luogo ricco di storia e tradizioni. Le antiche torri di avvistamento, erette per difendere la costa dalle incursioni piratesche, sono testimonianze silenziose di un passato turbolento e affascinante. Ogni angolo, ogni pietra di Chianalea ha una storia da raccontare, dalle battaglie navali alle dominazioni straniere che hanno influenzato la cultura e le tradizioni del borgo.
Gusti e sapori di un mare generoso
La posizione privilegiata di Chianalea, affacciata sul Mar Tirreno, si riflette anche nella sua gastronomia. I ristoranti locali offrono piatti a base di pesce freschissimo, pescato giornalmente e preparato seguendo antiche ricette tradizionali. Non si può visitare Chianalea senza assaporare il suo pesce spada o le sue alici, magistralmente cucinate in mille modi diversi. E per chi ama i dolci, la pasticceria calabrese offre delizie come i mostaccioli e la pitta ‘mpigliata.
Luoghi da non perdere
Oltre alle sue strade pittoresche, Chianalea offre diverse attrazioni. La Chiesa di Santa Maria di Portosalvo è un esempio di architettura religiosa che risale al XVI secolo. Il Castello Ruffo, che domina il borgo dall’alto, offre una vista panoramica mozzafiato sul Mar Tirreno e sulle isole Eolie.
Come arrivare e muoversi a Chianalea
Chianalea è facilmente raggiungibile in auto da Reggio Calabria, prendendo la SS18. Una volta arrivati, il borgo è prevalentemente pedonale, rendendo la passeggiata tra i suoi vicoli un’esperienza piacevole e rilassante. Ci sono parcheggi disponibili all’ingresso del borgo. Per chi preferisce il treno, la stazione di Scilla si trova lungo la Tirrenica Meridionale ed è servita sia dagli intercity che muovono sulla direttrice nord-sud e sia dai regionali che operano sulla linea Reggio Calabria – Paola – Cosenza.
Cosa vedere nei dintorni
Se desiderate esplorare oltre Chianalea, la Riviera dei Cedri e la vicina Scilla sono mete imperdibili. Scilla, con il suo castello a picco sul mare e le sue spiagge dorate, è un altro gioiello della Calabria. Per chi ama la natura, il Parco Nazionale dell’Aspromonte offre sentieri e panorami mozzafiato.