da Redazione | Nov 14, 2023 | Blog/News, Calabria trekking
Nel cuore del Mezzogiorno italiano, tra dolci colline e coste bagnate dal Mar Ionio e dal Mar Tirreno, si trovano due gemme nascoste: la Basilicata e la Calabria. Queste regioni racchiudono una ricchezza di storia millenaria, paesaggi mozzafiato e una cultura radicata nella terra stessa. È qui che inizia il nostro viaggio, tra i borghi di pietra e gli uliveti e abbiamo attraversato queste terre dove ogni strada sembra svelare un nuovo segreto. Da Matera, con le sue grotte millenarie, alle spiagge selvagge della Calabria, ogni passo ci ha condotto in un mondo di autenticità e scoperta. Andiamo ora alla scoperta di Basilicata e Calabria on the road e sveliamo i dettagli di ogni luogo visitato per invitarvi a vivere queste terre ricche di passato e promesse di futuro.
Diario di viaggio in Basilicata e Calabria
Primo giorno: Policoro e Altamura
Raggiungiamo Policoro in tarda mattinata dopo un viaggio lungo ed estenuante e ci dirigiamo verso l’Oasi WWF Bosco del Pantano dove troviamo un ampio parcheggio gratuito. Qui è presente un centro recupero per le tartarughe visitabile con una guida, il caldo è soffocante per cui decidiamo di raggiungere la spiaggia incamminandoci lungo il sentiero. La spiaggia si presenta come un’immensa distesa di sabbia bianca, completamente selvaggia e, allontanandosi dallo sbocco dei sentieri, deserta; l’acqua è limpida tanto da vedere il fondale. Trascorriamo qui la giornata, tra un bagno e un pò di tintarella. Verso sera raggiungiamo il centro di Altamura dove alloggiamo nella “Dimora Santa Caterina”, uno splendido monolocale appena ristrutturato dotato di cucina, zona notte e bagno. Abbiamo optato per questo soggiorno per la sua vicinanza a Matera. Prima di riposarci decidiamo di passeggiare per le stradine del centro raggiungendo la piazza principale con l’immenso Duomo.
Secondo giorno: Matera
La mattina ci svegliamo di buon’ora e raggiungiamo Matera in circa mezz’ora. Lasciamo l’auto in uno dei numerosi parcheggi gratuiti di Via Lanera e in circa 10 minuti a piedi raggiungiamo il centro storico e Piazza Vittorio Veneto dove gustiamo uno dei meravigliosi scorci sui Sassi dal Belvedere Tre Archi. Nei dintorni della piazza visitiamo l’Ipogeo MateraSum (orario 10.00-19.30 / prezzo 7E con audioguida / cani ammessi /durata 15-20 minuti) e il Palombaro Lungo (orario 09.30-13.00 + 15.00-19.00 /prezzo 3 euro / cani non ammessi / durata 15min) che rappresentano gli ambienti sotterranei più iconici e ben conservati della città. Da qui ci incamminiamo lungo le stradine del Sasso Barisano fino al Museo Laboratorio della Civiltà Contadina (orario 09.00-13.00 + 16.00-19.00 / prezzo 3E / cani ammessi) che ospita al suo interno le riproduzioni delle antiche botteghe medievali.
Siamo arrivati all’ora di pranzo, fa molto caldo e siamo affamati, così raggiungiamo un piccolo locale in Via San Biagio dove gustiamo un ottimo tagliere di salumi e formaggi locali. Dopo pranzo decidiamo di perderci tra i vicoli del Sasso Caveoso raggiungendo la Chiesa San Pietro Caveoso costruita a strapiombo sul torrente Gravina e la Casa Grotta di Vico Solitario (orari 09.30-19.00 / prezzo 5 euro/ cani ammessi). La nostra visita della città volge al termine e con gli occhi ancora meravigliati ci concediamo un gustosissimo gelato alla gelateria Gelida Voglia, prima di raggiungere l’auto.
Prossima tappa Rende, nel cuore della Sila calabrese.
Terzo giorno: Parco Nazionale della Sila
Oggi decidiamo di trascorrere una giornata nella natura e raggiungiamo il Parco Nazionale della Sila. Da Rende impieghiamo circa un’ora per arrivare al parco dei “Giganti della Sila”. Lasciamo l’auto lungo la strada sterrata ed entriamo nel parco. I Giganti della Sila sono alberi secolari, imponenti, che possono superare i 40m di altezza e avere un diametro di tronco considerevole. Dopo aver pagato 5 euro per ingresso ci incamminiamo lungo le passerelle in legno che ci permettono di ammirare questo spettacolo della natura. Terminata l’escursione, ci dirigiamo a Camigliatello Silano per pranzare e raggiungiamo il locale “Mercato Silano Arturo Falcone”. Ordiniamo una grigliata mista di carne e le tipiche patate ‘mpacchiuse con i funghi e con il formaggio caprino, una delizia! Nel pomeriggio raggiungiamo il Centro Visitatori Cupone, gestito dai Carabinieri, da dove parte un sentiero ad anello di circa 3 km che conduce ai recinti faunistici. Il sentiero presenta una parte in salita un pò faticosa, è molto ben tenuto e piacevole, ma non aspettatevi di osservare la fauna!
Rientrati al Centro Visitatori abbiamo trascorso il resto del pomeriggio sulle rive del Lago Cecita prima di rientrare a Rende.
Quarto giorno: Costa degli Dei
Oggi ci svegliamo di buon’ora per raggiungere la Costa degli Dei e in particolare Caria, un piccolo paesino sopra Tropea dove abbiamo prenotato l’appartamento per tutta la settimana. La scelta logistica si rivela vincente in quanto in circa 20 minuti al massimo si possono raggiungere tutte le principali località dei dintorni. L’Appartamento Vacanze è bellissimo, appena ristrutturato, con un ampio open space con cucina e soggiorno, camera da letto, bagno e terrazzo. L’appartamento è dotato anche di giardino privato e parcheggio auto. I proprietari gentilissimi. Dopo aver lasciato i bagagli raggiungiamo la spiaggia La Scalea a Santa Domenica.
Per raggiungere la spiaggia si devono seguire le indicazioni per la stazione ferroviaria, passare sotto lo strettissimo ponte (tranquilli l’auto ci passa) e raggiungere il parcheggio gratuito. Da qui inizia la lunga scalinata, che dà il nome alla spiaggia e permette di raggiungere lo stretto arenile di sabbia dorata. Spostandoci verso destra abbiamo trovato un’ampia caletta semi-deserta dove abbiamo trascorso la giornata tra qualche tuffo in mare e qualche riposino.
Quinto giorno: Costa degli Dei
Come da programma proviamo a raggiungere la spiaggia di Michelino a Parghelia con l’obiettivo di arrampicarci sulla scogliera per raggiungere la solitaria Spiaggia di Vardanello. Purtroppo la prima spiaggia è molto affollata e la seconda irraggiungibile per via del mare agitato, per cui decidiamo di raggiungere la spiaggia del Tono a Capo Vaticano. La spiaggia è davvero meravigliosa, una distesa dorata immensa ma purtroppo le onde erano molto alte e lunghe. Ci siamo sdraiati sulla striscia di spiaggia risparmiata dalla furia del mare e abbiamo trascorso il resto della giornata rilassandoci fino al tardo pomeriggio quando il mare si è ingrossato ancora raggiungendoci. Ormai la giornata era terminata per cui, ridendoci su, abbiamo raggiunto la macchina e siamo rientrati nel nostro appartamento.
Sesto giorno: Costa degli Aranci
Purtroppo anche oggi il mare è molto agitato per cui decidiamo di spostarci sulla costa ionica e raggiungiamo San Sostene Marina vicino a Soverato dove troviamo un’ampia spiaggia semi-deserta e un mare limpido e calmo. Finalmente possiamo tuffarci di nuovo e giocare con i nostri cani in tranquillità.
Settimo giorno: Tropea e Stromboli
Eccoci giunti al giorno che tanto attendevamo: l’escursione a Stromboli. La mattina raggiungiamo Tropea e lasciamo l’auto nei parcheggi gratuiti vicino al porto a 10 minuti a piedi dal centro. Raggiungiamo prima il Santuario Santa Maria dell’Isola con il suo terrazzo panoramico per ammirare uno degli scorci più fotografati della città e poi il centro cittadino perdendoci nei sui vicoletti. Raggiungiamo di corsa il porto ed eccoci sulla barca che ci porterà a Stromboli. Abbiamo scelto la compagnia di Tropea.biz che ci ha permesso di imbarcare i nostri due cani senza prezzi aggiuntivi. Raggiunta Stromboli dopo circa un’ora e mezza di navigazione abbiamo trascorso un paio d’ore sulla meravigliosa spiaggia di sabbia nera dell’isola. Verso le 19.00 ci siamo nuovamente imbarcati per ammirare il tramonto ma soprattutto l’eruzione del vulcano dalla Sciara del Fuoco: uno spettacolo della natura che difficilmente si può esprimere a parole. Nel tardo pomeriggio ci reimbarchiamo per il rientro a Tropea.
Ottavo giorno: Costa dei Monaci
Oggi decidiamo di trascorrere una giornata rilassante al mare, lontano dalla confusione. Per cui ci allontaniamo da Tropea verso nord e raggiungiamo la località di Briatico. Ci fermiamo in una spiaggetta tranquilla di sabbia grossa. La spiaggia è deserta soprattutto all’estremità sud, il mare calmo e l’acqua limpida. Stanchi per l’escursione del giorno precedente, decidiamo di fermarci comunque per trascorrere la giornata.
Nono giorno: Costa dei Monaci
Anche oggi ci spostiamo verso nord alla ricerca di una spiaggia isolata e per caso ci imbattiamo in una spiaggetta deliziosa a Sant’Irene poco prima di Briatico. Nel primo tratto si trova un lido privato, ma se si prosegue verso nord e si superano gli scogli si apre un’ampia baia deserta di sabbia bianca finissima e acqua cristallina. L’unica pecca è l’ingresso in acqua reso molto difficoltoso dalle grosse pietre facilmente risolvibile con le scarpette da scoglio.
Decimo giorno: Reggio Calabria, Scilla e Gioia Tauro
Decidiamo di dedicare la giornata alla visita di Reggio Calabria che raggiungiamo in poco meno di un’ora e mezza di viaggio. Lasciata l’auto gratuitamente vicino a Piazza Garibaldi ci dirigiamo subito verso la Chiesa degli Ottomani per ammirare il bellissimo mosaico ospitato al suo interno, ma purtroppo la troviamo chiusa. Così ammiriamo la vicina Cattedrale e ci incamminiamo verso il Museo Archeologico facendo prima tappa alla pasticceria SottoZero dove pranziamo con una gigantesca e buonissima brioche con gelato.
Entriamo gratis al Museo Archeologico Nazionale in quanto è la prima domenica del mese. Il Museo è molto ampio e all’interno si possono trovare reperti antichissimi oltre che i meravigliosi e famosissimi Bronzi di Riace. Terminata la visita percorriamo il famoso lungomare Falcomatà che tra le altre ospita tre gigantesche sculture umanoidi dell’artista Rabarama.
Raggiungiamo il Castello Aragonese che visitiamo ed infine ci rimettiamo in viaggio per raggiungere Scilla dove visitiamo lo splendido borgo di Chianalea con le sue abitazioni colorate a picco sul mare. Verso sera raggiungiamo Gioia Tauro per far visita a degli amici calabresi. Qui respiriamo la vera vita calabrese fatta di piccoli quartieri dove tutti si conoscono, di anziani seduti sull’uscio di casa a chiacchierare, di bambini che giocano a pallone sulle strade. Siamo andati a cenare in un ristorante sul mare dove abbiamo potuto assaggiare la stroncatura con nduja, una pasta tipica del posto. Devo ammettere che le porzioni erano decisamente abbondanti ma era tutto talmente buono che non è avanzato nulla. Dopo questa piacevolissima serata siamo rientrati a Caria: un incubo! Tra le stradine di campagna, la nebbia fittissima e i numerosissimi cinghiali. Ma con un pò di coraggio e fortuna siamo riusciti a rientrare.
Undicesimo giorno: Costa dei Monaci
Oggi decidiamo di dormire più a lungo e trascorriamo l’ultimo giorno in questo angolo di Calabria ritornando nella spiaggia che ci è piaciuta di più, a Sant’Irene. Dopo una giornata tranquilla e rilassante decidiamo di rientrare verso l’alloggio, ma ci attende una meravigliosa sorpresa. Proprio qui oggi è visibile il Tramonto di Ulisse. Uno spettacolo mozzafiato. Si tratta di un fenomeno visivo per cui in due giorni all’anno da diversi punti della costa calabrese è possibile vedere il sole tramontare esattamente nella bocca del vulcano Stromboli.
Dodicesimo giorno: Zungri e Pizzo Calabro
Purtroppo è arrivato il momento di lasciare Tropea e la sua meravigliosa costa per spostarci verso Isola di Capo Rizzuto, ma prima di arrivare la strada è molto lunga e ricca di meraviglie. La prima tappa della giornata la facciamo a Zungri, dove è possibile visitare l’insediamento rupestre degli Sbariati, un vero e proprio sito archeologico costituito da antiche case scavate nella roccia. Terminata la visita raggiungiamo la vicina Pizzo dove lasciamo l’auto in uno dei parcheggi gratuiti lungo la strada principale e ci incamminiamo verso la meravigliosa Piazza della Repubblica con la sua bellissima vista panoramica. Abbiamo deciso di fermaci a mangiare in un piccolo locale in piazza con un coppo di fritto misto di mare prima di raggiungere la famosissima Chiesa di Piedigrotta. Raggiungerla non è stato semplice comunque sia abbiamo raggiunto la spiaggia dove sorge la splendida chiesa. La leggenda narra di un evento miracoloso avvenuto nel 1600 quando durante una tempesta un gruppo di pescatori si rifugiò in una grotta naturale lungo la costa per cercare riparo. Durante la notte, fecero voto alla Madonna, chiedendo salvezza in cambio della costruzione di una cappella in suo onore. Dopo che la tempesta si placò e i pescatori si furono miracolosamente salvati, iniziarono ad onorare il loro voto e costruirono la piccola chiesa all’interno della grotta. Da allora gli artisti locali trasformarono la grotta in una vera e propria chiesa, scolpendo statue sacre e altari direttamente nella roccia.
All’uscita dalla chiesa facciamo ritorno nella piazza principale per visitare il Castello Aragonese dove fu imprigionato e giustiziato il re Gioacchino Murat. Prima di partire ci fermiamo al Bar Dante per assaporare il tartufo di Pizzo al pistacchio. Semplicemente divino! Raggiungiamo così, intorno all’ora di cena, Isola di Capo Rizzuto dove trascorriamo la notte.
Tredicesimo giorno: Santa Severina e Le Castella
Purtroppo oggi il cielo è molto nuvoloso e promette un temporale che fortunatamente non arriverà. Decidiamo di raggiungere il borgo di Santa Severina con il suo bellissimo castello normanno. Nel primo pomeriggio raggiungiamo Le Castella dove ci perdiamo tra le sue stradine ricche di negozietti e raggiungiamo il Castello Aragonese. Quest’ultimo è accessibile gratuitamente, ma per la maggior parte è interdetto alla visita per ristrutturazioni o aree pericolanti. Dopo una breve visita torniamo verso l’alloggio a Capo Rizzuto.
Quattordicesimo giorno: Costa dei Saraceni
Per quest’ultimo giorno di vacanza decidiamo di rilassarci e trascorriamo la giornata alla spiaggia dei Gigli. Si trova vicino ad un campeggio dove si lascia l’auto per 5 euro al giorno. Essendo a fine stagione il proprietario ci ha lasciato parcheggiare l’auto gratuitamente. La spiaggia è una distesa immensa di sabbia scura con un mare meraviglioso e cristallino. Un ottimo luogo per rilassarsi e trascorrere una giornata piacevole.
Quindicesimo giorno: Costa dei Cedri, Arcomagno e rientro
Eccoci giunti alla fine di questa splendida vacanza, ma come al solito decidiamo di rientrare durante le ore notturne per cui abbiamo davanti ancora un’altra meravigliosa giornata. Decidiamo di avvicinarci nuovamente alla costa tirrenica guadagnando circa tre ore di viaggio. Sostiamo a Cirella in una spiaggia deserta di ghiaietta fine dove ci riposiamo prima del viaggio. A metà pomeriggio siamo pronti per partire ma abbiamo ancora un’ultima tappa: la spiaggia dell’Arcomagno. Raggiungerla a piedi è molto faticoso ma fattibile, la prima parte del sentiero è una scalinata ripida che permette di raggiungere la cima della scogliera, da qui si inerpica un sentiero in terra battuta, immerso nella natura che in corca 10 minuti ci permette di raggiungere questa perla naturale, una spiaggia nascosta in un’insenatura e protetta da un’arco di roccia. Impossibile non restarne affascinati. E con queste bellissime immagini indelebili lasciamo la Calabria per rientrare a casa.
Conclusioni
Questo viaggio attraverso Basilicata e Calabria ci ha regalato un’esperienza ricca di emozioni, scoperte e imprevisti. Le dolci colline, le spiagge mozzafiato e i borghi antichi sono stati gli sfondi di una vacanza intensa e autentica. Dai paesaggi naturali ai tesori storici, ogni tappa ha portato con sé una nuova meraviglia da scoprire. Le visite a Matera, il Parco Nazionale della Sila e l’indimenticabile escursione a Stromboli sono state esperienze che hanno arricchito il viaggio. Infine la scoperta di fenomeni naturali straordinari, come il Tramonto di Ulisse, ci hanno regalato un finale indimenticabile a questa splendida vacanza.
da Redazione | Nov 7, 2023 | Calabria Borghi, Calabria trekking
Uno più bello e maestoso dell’altro! Ecco i castelli della Calabria che vale la pena visitare
Quando pensiamo alla Calabria, ci vengono subito in mente spiagge baciate dal sole, paesaggi collinari e una cucina ricca di sapori. Questa regione situata nel sud-ovest dell’Italia offre anche molto di più: in mezzo a paesaggi incantevoli e borghi pittoreschi, si ergono i diversi castelli della Calabria, testimoni di un passato ricco di epiche avventure, di nobiltà e storia. Ma quali sono i castelli della Calabria più belli che vale davvero la pena visitare in questo periodo autunnale, quando l’aria è fresca e frizzante? Scopriamoli insieme.
6 tra i più bei castelli della Calabria da non perdere
Terra aspra e fertile, di mare e di montagna, bellezze naturali, ma anche di strutture difensive che sono state costruite in risposta alle continue minacce delle invasioni: la Calabria, che possiede un tratto di costa così grande, ha costretto i regnanti delle varie epoche ad erigere molte fortezze a scopo militare e strategico, lungo le principali vie di comunicazione. Moltissime le possiamo ammirare ancora oggi e ben conservate.
Castello Aragonese, Le Castella (Capo Rizzuto)
Nel cuore della Calabria, sorge un castello affacciato sullo splendido Mar Ionio, il Castello Aragonese. Questa roccaforte, anche conosciuta come Le Castella, è situata su una piccola isola collegata alla terraferma da un istmo di sabbia. Il castello, costruito dagli Aragonesi nel XV secolo, è un esempio eccezionale di architettura militare. Ben conservate le imponenti mura e le torri che una volta proteggevano la struttura e salendo sulle torri è possibile godere di una vista panoramica mozzafiato sulla costa calabrese.
Il castello è inserito in un contesto ambientale di pregio naturalistico e si affaccia sulla bellissima spiaggia di Le Castella bagnata da e acque cristalline, perfette per il nuoto e gli sport acquatici.
Castello Ducale di Corigliano Calabro
Situato nella graziosa città di Corigliano Calabro, questo castello è un altro capolavoro di architettura medievale. Costruito dai Normanni nell’XI secolo e successivamente rimaneggiato, è un simbolo di potere e nobiltà.
Il mastio centrale del castello, con il suo ponte levatoio ben conservato, è un punto di partenza ideale per la tua esplorazione. Attraversando il ponte levatoio, si accede al cortile interno, circondato da arcate e mura antiche, perfetto per una passeggiata tranquilla e per scattare foto indimenticabili. Il piano più ricco è quello delle crociate con affreschi di antichi sovrani e cavalieri alle pareti, scene di drammatiche battaglie.
All’interno del castello c’è un museo che raccoglie oggetti e testimonianze storiche legate a Corigliano Calabro e che, quindi, offre un’opportunità per immergersi ulteriormente nella storia di questo luogo affascinante.
Castello Normanno Svevo di Cosenza
Cosenza, vanta uno dei castelli più iconici della regione, il Castello Svevo situato sulla sommità del colle Pancrazio, uno dei sette colli della città. Costruito dagli Svevi nel XIII secolo, è stato testimone di molte epoche e avvenimenti storici. Circondato da mura medievali, imponenti e ben conservate, permette di passare attraverso la storia di Cosenza e di ammirare la città da una prospettiva unica. Bellissimi e ben conservati gli interni. In particolare è suggestiva la Sala del Ricevimento che conserva caratteri gotici, così come la Sala delle Armi costruita da Federico II che si compone di sei sale. Da non perdere la Torre Ottagonale dal significato simbolico.
Il Castello Svevo è spesso sede di eventi culturali, tra cui concerti, mostre d’arte e rappresentazioni teatrali.
Castello di Altomonte
Altomonte è una pittoresca cittadina collinare in Calabria che custodisce la fortezza costruita dai Normanni nel XII secolo, un esempio impressionante di architettura medievale. All’interno del castello si trova un cortile interno, circondato da colonne e archi, uno spazio ideale per rilassarsi e ammirare l’architettura circostante. All’interno si trova la Sala delle Armi, una delle stanze più affascinanti dove sono esposte diverse armi antiche.
Salendo al punto più alto del castello è possibile godere di una vista panoramica delle montagne e delle campagne circostanti. La foto perfetta per il tuo album di viaggio.
Castello di Santa Severina
Situato nella cittadina omonima, è un altro gioiello dell’architettura medievale. Questa fortezza, costruita nel IX secolo, è nota per la sua imponenza e per la sua posizione privilegiata su una collina. La Torre Normanna è uno dei punti salienti del castello e offre una vista mozzafiato sulla città di Santa Severina e sulle valli circostanti.
Castello Normanno di Amendolara
Situato nel pittoresco borgo di Amendolara, è un altro esempio dell’eredità medievale della Calabria. Questa roccaforte, costruita dai Normanni nel X secolo, sorge su una collina con vista sul Mar Ionio ed è circondata da mura fortificate, una delle quali è stata convertita in un belvedere. Da qui si gode di una vista spettacolare sulla costa e sul mare. Dell’antica struttura restano anche il ponte di accesso in muratura, il fossato, la torre poligonale e il colonnato aragonese.
da Redazione | Nov 4, 2023 | Calabria Natura, Calabria Parchi, Calabria trekking
Un’immersione tra i Giganti della Sila nei colori caldi dell’autunno, dove le foreste si accendono di sfumature intense che regalano un paesaggio di rara bellezza
L’Italia, con la sua straordinaria varietà di paesaggi, offre uno scenario perfetto per tutti gli amanti del foliage, il fenomeno naturale che trasforma le foglie degli alberi in un teatro di colori intensi, creando un’atmosfera davvero suggestiva e coinvolgente.
Oggi, il nostro viaggio ci porta nel cuore della Calabria, alla scoperta di una delle sue attrazioni più affascinanti: la Riserva dei Giganti della Sila. Questo prezioso angolo di biodiversità è celebre per la presenza di conifere millenarie, alcune delle quali superano persino i 40 metri di altezza, uno sfondo incantevole, pronto a emozionarci e lasciarci a bocca aperta.
Durante l’autunno, infatti, il parco si trasforma in un panorama da cartolina, un’esperienza imperdibile che solo questa stagione può offrire.
I colori autunnali della Sila: uno spettacolo da non perdere
La Riserva Naturale dei Giganti della Sila, situata in provincia di Cosenza, è un luogo di grande valore ecologico e paesaggistico. Conosciuta anche come Riserva Naturale del Fallistro, è un’area protetta istituita nel 1987 con l’importante scopo di preservare la biodiversità dell’ecosistema silano.
Qui si trovano più di 60 esemplari di pino laricio e acero montano, che si ergono maestosi con tronchi imponenti che possono raggiungere anche i 2 metri di larghezza. Questi alberi millenari raccontano la storia della nostra Terra e ci ricordano l’importanza vitale di proteggere e preservare i nostri ecosistemi.
Ammirare il foliage in questi boschi è più di un semplice viaggio, è un’esperienza sensoriale che incanta e coinvolge. In particolare, le date del 22 e 29 ottobre e del 5, 12 e 19 novembre 2023 segnano l’occasione per partecipare a emozionanti escursioni guidate, organizzate dal Fondo Ambiente Italiano (FAI), per permettere ai visitatori di ammirare la bellezza del luogo in questa stagione.
Le sfumature mutevoli delle foglie contribuiscono a creare un’atmosfera magica. Il tepore dei faggi e degli aceri di montagna, la luminosità dei pioppi e il profumo intenso e rigenerante del sottobosco sono gli elementi che compongono una scenografia naturale, tra le più belle del nostro Paese. Per maggiori informazioni sui costi e gli orari, vi suggeriamo di consultare il sito ufficiale.
Emozionanti avventure nella natura selvaggia
Oltre alle escursioni guidate, i Giganti della Sila offrono molti modi per lasciarsi scoprire. Gli appassionati di trekking, ad esempio, potranno esplorare i numerosi sentieri ben segnalati, mentre gli amanti della bicicletta potranno esplorare i percorsi cicloturistici che offrono panorami perfetti per scattare foto indimenticabili. Al contempo, per un’esperienza più immersiva, è possibile partecipare a entusiasmanti escursioni a cavallo, un modo diverso per scoprire le meraviglie di questi luoghi.
Inoltre, le attività all’aperto e l’esplorazione della natura sono indubbiamente arricchite dalla scoperta della gastronomia locale. I piatti tipici della zona sono un vero tripudio di sapori autentici, con un tocco leggermente piccante che li rende davvero unici. Gustare queste specialità non solo delizierà il palato, ma permetterà anche di tuffarsi nella cultura e nelle tradizioni del luogo.
Quindi, non ci resta che pianificare il prossimo viaggio per scoprire e assaporare tutte queste meraviglie.
da Redazione | Nov 1, 2023 | Calabria Borghi
Natura, storia e bellezze naturali si mescolano a Morano Calabro, piccolo paese a circa 700 metri di altitudine che si affaccia sul versante calabrese del monte Pollino, nel nord della Calabria. Entrato a far parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia, Morano si presenta con tante casette di pietra l’una di fianco all’altra, che lasciano spazio alle vie le quali si dividono in stretti vicoli, archi e scalinate scavate nella pietra, ricreando degli scorci veramente particolari.
Il castello normanno-svevo risale al X secolo, ampliato nel 1200 per una maggiore difesa, ora è un rudere in cima al paese di Morano Calabro e la struttura ricorda quella del Maschio Angioino a dominare la valle del fiume Coscile. Fu Pietro Antonio Sanseverino a conferirgli l’attuale forma nel XVI secolo, chiamando i migliori architetti napoletani affinché lo rendessero più sfarzoso possibile, per utilizzare il castello come sua dimora estiva. Circondato da un fossato con ponte levatoio, il castello si presentava a tre piani con sei torrioni cilindrici e grandi stanze divise in più appartamenti. Nel 1806 fu bombardato per mano dei francesi, iniziando un declino che lo avrebbe portato a diventare un rudere. Alcuni tratti delle facciate sono stati però recuperati da recenti ristrutturazioni, come anche alcune stanze e due torrioni.
Le Chiese di Morano Calabro
Continuando il cammino verso il basso del paese, si incontra la chiesa di San Pietro e Paolo, costruita nell’anno 1000, che presenta al suo interno uno stile tardo-barocco, la più antica chiesa di Morano. Suddivisa in tre navate, il suo campanile è invece di epoca medievale. Proseguendo il vostro giro tra i vicoli troverete altri edifici religiosi di importante bellezza, come la chiesa di San Nicola di Bari e la chiesa e il Monastero di Bernardino da Siena.
Quest’ultimo rappresenta uno degli esempi più importanti di architettura francescana in Calabria. Sulla facciata si fanno strada due portali in pietra gialla in stile tardo-gotico, anche se non manca lo stile moderato degli ambienti francescani grazie all’uso dei materiali a vista. Al suo interno si possono trovare importanti opere d’arte: il soffitto ligneo a carena di nave, unico nella nostra regione, e il Polittico di Bartolomeo Vivarini, dipinto a Murano nel 1477.
Il museo Naturalistico a Morano Calabro
Unico nel suo genere in Calabria, il museo naturalistico diffuso il “Nibbio” è stato creato nel 1998, con lo scopo di valorizzare il centro storico e la sua identità, grazie al recupero di vecchie case che sono diventate luoghi da vivere e nei quali ritrovare un pezzo di memoria di Morano Calabro. Fa parte del progetto il Museo Naturalistico, dove si trovano varie sezioni monotematiche nelle quali si possono vedere collezioni di varie specie di animali e non solo: dai mammiferi agli uccelli, agli insetti, e ancora minerali e fossili, che raccontano la fauna, la flora, la geologia e la paleontologia del Pollino in relazione agli ecosistemi di altre aree del mondo.
La ricchezza della biodiversità presente in questa zona è raccontata attraverso veri animali, ritrovati senza vita e trasformati in reperti naturali, che in questo modo possono dare una chiara narrazione sul proprio comportamento nell’habitat naturale in cui sono nati.
Nel percorso di visita vi accompagnerà Nicola Bloise, ideatore e creatore del progetto, che da buon sognatore, molti anni fa ha deciso di lasciare il suo lavoro fisso per ritornare a Morano Calabro, con il sogno di recuperare vecchie case e far rivivere il borgo con vari progetti che lo coinvolgessero in più ambiti.
L’ospitalità diffusa
Morano Calabro sta portando avanti un progetto che riguarda le casette dell’ospitalità diffusa, che dopo essere state acquistate e restaurate, hanno dato vita ad un disegno di riqualificazione del centro storico, nella zona vicina al castello. Ogni casa è caratterizzata da una tematica e da un nome connesso allo stile che vi si può trovare dentro. Soffitta delle ginestre, casa del musicista, rifugio del viandante, casa dell’artista o ancora la torretta del poeta, sono tra i nomi che si trovano scritti vicino alle porte delle casette pronte ad accogliere viaggiatori e persone che ancora sanno stupirsi davanti alla bellezza racchiusa nei piccoli borghi e nelle piccole cose.
L’affaccio sulle cime del Pollino non può che rendere ancora più piacevole la permanenza a Morano Calabro dove si può godere una vita più lenta e genuina rispetto a quella frenetica che siamo abituati ormai nostro malgrado a vivere. Oggetti recuperati e restaurati costituiscono gli arredamenti delle abitazioni, realizzati seguendo il filo conduttore del riuso, che riprendono nuova vita grazie all’artigianalità, con il risultato anche di un minore impatto ambientale.
Gastronomia
Anche la gastronomia riveste uno spazio importante a Morano Calabro, da provare anche in alcuni degli spazi nei pressi del castello svevo, per godere di una suggestiva vista mentre si gustano i piatti tipici del luogo, con sfondo del Pollino e circondati dalle antiche mura. Un connubio tra buon cibo, natura e storia che fa bene al palato, ma anche alla vista.
Una delle pietanze tipiche del territorio è rappresentata dai primi piatti fatti in casa: lagane, tagliolini, gnocchi, e i tipici cavateddri, una specie di piccoli gnocchetti cavi, e i riscateddri, maccheroni da mangiare con il sugo di salsiccia. Piatto tipico per antonomasia è invece lo stoccafisso con patate. Sul territorio si producono inoltre un ottimo olio d’oliva e diversi tipi di formaggi lavorati artigianalmente fatti con latte di pecora locale, che vanno dal caciocavallo al pecorino, fino alla mozzarella, la treccia e la ricotta. Un formaggio tipico del luogo è la felciata, da consumare fresco appena fatto, viene presentato sulla tavola avvolto nelle foglie di felce.
Dal castello Normanno Svevo, alla chiesa di San Bernardino, al museo naturalistico, all’accoglienza diffusa grazie alle casette ristrutturate, Morano è un paese tutto da scoprire, tra paesaggi meravigliosi, passeggiate alla scoperta del patrimonio storico e l’ottima gastronomia locale.
da Redazione | Ott 29, 2023 | Blog/News, Calabria trekking
La Calabria è una regione che offre molto più che sole e spiagge. Anche in autunno in Calabria, infatti, si possono scoprire i suoi tesori naturali, culturali e gastronomici, godendo di un clima mite e di una maggiore tranquillità.
Se siete alla ricerca di una meta per le vostre vacanze autunnali, ecco 5 motivi per scegliere il mare in Calabria:
- Il mare è ancora caldo e cristallino. La Calabria è bagnata da due mari, il Tirreno e lo Ionio, che mantengono una temperatura gradevole anche nei mesi autunnali. Potrete fare il bagno in acque limpide e trasparenti, ammirando i fondali ricchi di vita marina e le spiagge di sabbia bianca o di ciottoli. Tra le località più belle da visitare ci sono Praia a Mare, San Nicola Arcella, Tropea, Capo Vaticano e Scilla sul Tirreno, e Cirò Marina, Capo Rizzuto, Siderno e Bova Marina sullo Ionio.
- Il paesaggio si tinge di colori. L’autunno è la stagione ideale per ammirare il foliage, ovvero il cambiamento di colore delle foglie degli alberi. La Calabria offre numerosi parchi e riserve naturali dove potrete passeggiare tra boschi di faggi, abeti, castagni e querce, che assumono sfumature che vanno dal giallo al rosso al marrone. Tra le aree protette da non perdere ci sono il Parco Nazionale della Sila, il Parco delle Serre e il Parco Nazionale dell’Aspromonte.
- La cultura è viva e ricca. La Calabria ha una storia antica e affascinante, che ha lasciato testimonianze di diverse civiltà e culture. Potrete visitare siti archeologici di epoca greca, romana e bizantina, come la Sibaritide, Locri Epizefiri e Stilo, oppure borghi medievali e rinascimentali, come Gerace, Morano Calabro e Altomonte. Non mancano le testimonianze artistiche e architettoniche di varie epoche, come le chiese romaniche, le cattedrali gotiche, i castelli normanni e le ville barocche.
- La gastronomia è varia e genuina. La Calabria è una regione che vanta una cucina ricca e saporita, basata su prodotti locali di qualità. Potrete assaggiare i salumi e i formaggi tipici, come la soppressata, il capocollo, la provola e il pecorino crotonese, oppure i piatti a base di pesce fresco, come il baccalà alla cosentina, le alici ripiene e il pesce spada alla ghiotta. Non mancano le specialità a base di verdure, come la parmigiana di melanzane, i peperoni ripieni e i fichi d’India. E per concludere in dolcezza, potrete gustare i dolci tradizionali, come i mostaccioli, i torroncini e i chinuliddhri.
- Il turismo è sostenibile ed economico. La Calabria è una regione che ha saputo valorizzare il suo patrimonio naturale e culturale senza snaturarlo. Potrete soggiornare in strutture ricettive ecocompatibili, come agriturismi, bed and breakfast e case vacanze, che offrono comfort e ospitalità a prezzi accessibili. Potrete inoltre spostarvi facilmente tra le varie località grazie ai mezzi pubblici o alle piste ciclabili, rispettando l’ambiente e scoprendo angoli nascosti.
Come avete visto, l’autunno in Calabria è una scelta perfetta per chi vuole vivere una vacanza all’insegna della natura, della cultura e del gusto. Non vi resta che prenotare il vostro viaggio e partire alla scoperta di questa splendida regione!